Edilizia in Calabria, Celebre (Fillea Cgil): “Formazione e sicurezza per un welfare reale e sostenibile”

Il segretario generale sottolinea il valore del capitale umano, dei contratti collettivi e della contrattazione territoriale per cogliere le opportunità delle grandi opere

A cura di Redazione
01 dicembre 2025 15:30
Edilizia in Calabria, Celebre (Fillea Cgil): “Formazione e sicurezza per un welfare reale e sostenibile” -
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«Formazione e sicurezza sono i pilastri per costruire un sistema di welfare reale, solido e sostenibile per le lavoratrici e i lavoratori del settore edile». Con queste parole, Simone Celebre, segretario generale della Fillea Cgil Calabria, apre una riflessione che va oltre la contingenza e riguarda il cuore del modello di sviluppo che la Calabria sta costruendo.

La regione si prepara a una stagione di investimenti infrastrutturali «che non ha precedenti», ricorda Celebre, con grandi gruppi nazionali e internazionali attratti dall’entità dei lavori previsti nei prossimi anni. Ma questo entusiasmo rischia di rimanere incompiuto se non si interviene sulla qualità del lavoro. «Non può esserci sicurezza sul lavoro senza sicurezza del lavoro — sottolinea —. Servono contratti equi, stabili, rispettosi della dignità e dei diritti. Solo così è possibile garantire benessere, prevenzione e sviluppo».

Per il segretario Fillea, «il capitale umano è il vero motore del settore»: senza lavoratori formati, tutelati e contrattualizzati correttamente, nessuna opera potrà trasformarsi in un’occasione reale di crescita per la Calabria. Celebre rimarca il valore del sistema contrattuale nazionale delle costruzioni, definendolo «un modello avanzato di relazioni industriali».

I contratti collettivi del settore offrono strumenti concreti e irrinunciabili: formazione gratuita e continua sulla sicurezza, borse di studio per i figli dei lavoratori, polizza sanitaria integrativa e fondo pensione per garantire un futuro dignitoso. Questo sistema strutturato e di qualità si contrappone «ai contratti pirata», che «minano diritti, sicurezza, legalità e creano concorrenza sleale, alimentando il dumping sociale ed economico».

Da qui l’appello ad accelerare anche sul terreno della contrattazione territoriale: «Per non disperdere questo patrimonio è urgente rinnovare i contratti provinciali edili dove risultano scaduti. La contrattazione territoriale è un presidio di legalità, uno strumento di qualità e una garanzia tanto per i lavoratori quanto per le imprese sane».

Solo rafforzando gli strumenti contrattuali, afferma Celebre, la Calabria potrà davvero cogliere le opportunità dei fondi pubblici e delle grandi opere. «Costruire bene significa anche costruire giusto».

Il segretario guarda anche al fenomeno dell’emigrazione, non solo operaia ma anche intellettuale: «Solo così potremo creare lavoro stabile, far tornare non solo i lavoratori edili ma anche le tante menti brillanti costrette a partire».

Celebre chiude con un invito che è anche una responsabilità collettiva: «Serve una visione strategica e coraggiosa per costruire davvero il futuro della nostra terra. A tutti noi il compito di farlo».

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