Diocesi di Rossano - Celebrato oggi il Giubileo Diocesano dei Lavoratori
Presieduto da S. E. Mons. Maurizio Aloise, con la partecipazione dei sindacati confederali e di don Bruno Bignami

Si è svolto nei giorni scorsi, nella suggestiva cornice del Centro Storico di Rossano, il Giubileo Diocesano dei Lavoratori, promosso dall’Arcidiocesi di Rossano-Cariati in collaborazione con le sigle sindacali CGIL, CISL e UIL, e con il patrocinio del Comune di Corigliano-Rossano.
Un evento di grande rilevanza civile ed ecclesiale che ha posto al centro il valore del lavoro umano come chiave sociale e fondamento della dignità della persona, secondo l’insegnamento della Dottrina Sociale della Chiesa.
La giornata si è aperta alle ore 9:30 presso il Palazzo delle Culture “San Bernardino”, con i saluti istituzionali di S. E. l’Arcivescovo Mons. Maurizio Aloise, seguiti da quelli del Sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, e dei segretari generali: Michele Sapia (CISL Cosenza), Andrea Ferrone (CGIL Pollino-Sibaritide-Tirreno) e Paolo Cretella (UIL Cosenza).
Punto centrale della tavola rotonda è stato l’intervento di don Bruno Bignami, Direttore dell’Ufficio Nazionale per i Problemi Sociali e il Lavoro e dell’Apostolato del Mare, il quale ha offerto una profonda riflessione sul tema:
“Il lavoro umano, chiave sociale dal punto di vista del bene dell’uomo”.
Arricchenti e significative anche le testimonianze di lavoratori iscritti alle tre sigle sindacali. A moderare i lavori è stato don Massimo Alato, Direttore dell’Ufficio Diocesano per i Problemi Sociali e il Lavoro, che ha curato l’organizzazione dell’intero evento.
La seconda parte della giornata si è svolta nella chiesa di San Bernardino, con la Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo Mons. Aloise. Nell’omelia, il presule ha offerto una lettura profonda e attuale del lavoro come vocazione personale, missione sociale e via di santità, richiamando la necessità di ripensare il lavoro non come merce ma come espressione della dignità umana.
Ha richiamato con forza il Vangelo della parabola degli operai nella vigna, sottolineando come la giustizia di Dio sia una giustizia che non esclude, ma include, valorizzando la persona oltre la prestazione.
Al termine della celebrazione, è partito il pellegrinaggio giubilare verso la Cattedrale Maria Santissima Achiropita, dove i partecipanti hanno attraversato la Porta Santa, ricevendo l’indulgenza plenaria.
La giornata si è conclusa con la visita guidata al Museo Diocesano e del Codex, prezioso scrigno di arte, fede e storia, e con un momento conviviale curato dagli studenti e docenti dell’Istituto Alberghiero “IIS Majorana” di Rossano, che hanno offerto un’eccellente accoglienza enogastronomica, testimoniando il valore del lavoro formativo e creativo dei giovani.
Con questa iniziativa, l’Arcidiocesi di Rossano-Cariati ha voluto offrire un segno concreto di vicinanza al mondo del lavoro, promuovendo il dialogo tra Chiesa, istituzioni e parti sociali, in uno spirito di corresponsabilità e solidarietà.
Un evento che non si è limitato a celebrare, ma ha interpellato le coscienze, ponendo domande urgenti sul presente e sul futuro del lavoro, specialmente per le nuove generazioni.
Il Giubileo dei Lavoratori si è rivelato così un’occasione di ascolto, riflessione e speranza, con l’augurio — espresso dallo stesso Arcivescovo Aloise — che il lavoro torni al centro delle scelte politiche ed economiche, per una società più umana, giusta e solidale.