Dalla Turchia un rinnovato slancio di fede per la diocesi di Catanzaro-Squillace

Monsignor Maniago invita la comunità a custodire memoria, stupore e comunione dopo il pellegrinaggio nei luoghi delle origini cristiane

A cura di Redazione
19 novembre 2025 07:00
Dalla Turchia un rinnovato slancio di fede per la diocesi di Catanzaro-Squillace  -
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La diocesi di Catanzaro-Squillace ha concluso il pellegrinaggio in Turchia con un forte richiamo spirituale da parte dell’Arcivescovo Metropolita, S.E. Mons. Claudio Maniago, rivolto all’intera comunità diocesana. Il viaggio nei luoghi simbolo delle origini cristiane, da Istanbul alla Cappadocia, passando per Efeso e Iconio, ha permesso ai sacerdoti e ai fedeli di toccare con mano la freschezza della fede delle prime comunità, riportando a casa un’eredità che non appartiene solo a chi ha partecipato, ma a tutto il popolo di Dio della diocesi.

Nell’omelia conclusiva, Mons. Maniago ha ricordato come in quei territori la fede non sia un ricordo da museo, ma un seme ancora capace di germogliare. Le comunità cristiane dei primi secoli, spesso piccole e fragili, hanno mostrato che il Vangelo non cresce attraverso la forza, ma nella fedeltà quotidiana, nella comunione e nello stupore per l’opera del Signore.

Il pellegrinaggio è stato occasione per riscoprire aspetti fondamentali della vita cristiana che a volte si rischia di dare per scontati: la grazia del Battesimo, la bellezza dell’Eucaristia, la forza della fraternità. L’Arcivescovo ha invitato la diocesi a non abituarsi mai alle cose sante, ma a custodire ciò che il Signore ha fatto comprendere durante il cammino condiviso in Turchia.

Alla vigilia dell’inizio del nuovo anno liturgico, Mons. Maniago ha indicato tre atteggiamenti che dovranno guidare il cammino della comunità: la memoria grata, per riconoscere che tutto viene da Dio; lo stupore, per non trasformare la fede in routine; la comunione, perché la missione cresce solo quando si cammina insieme.

Il pellegrinaggio ha mostrato una diocesi capace di mettersi in ascolto, di confrontarsi e di lasciarsi interpellare. L’Arcivescovo ha espresso gratitudine ai sacerdoti e ai fedeli che hanno partecipato, ricordando che ogni esperienza spirituale diventa autentica solo se si trasforma in missione quotidiana.

Nelle terre dove Maria fu proclamata Madre di Dio, la diocesi ha rinnovato il proprio affidamento alla sua protezione. Ora si apre un tempo nuovo, segnato dall’invito a riprendere in mano la fede con coraggio e semplicità. Questo, ha sottolineato Mons. Maniago, è il cuore del messaggio che la diocesi riporta dalla Turchia: dalle radici della Chiesa antica nasce un nuovo slancio per vivere il presente e lasciarsi nuovamente raggiungere dal Vangelo, come fecero i primi cristiani dell’Asia Minore.

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