Da Altomonte a Roma, l'esempio Barbieri all'evento promosso dall'AIC

In rappresentanza dell'ultra-cinquantennale esperienza familiare ed imprenditoriale di Altomonte c’era Laura Barbieri

A cura di Redazione
13 novembre 2025 10:00
Da Altomonte a Roma, l'esempio Barbieri all'evento promosso dall'AIC -
Condividi

Altomonte - C’è una diplomazia che non si esercita nei palazzi, ma si costruisce a tavola. È quella che nasce dagli ingredienti, dai gesti, dai profumi che sanno raccontare storie e popoli diversi. È la diplomazia della cucina. Ed è proprio incarnando a pieno questa la filosofia che la Famiglia Barbieri è stata protagonista a Roma dell’evento di promozione dello sviluppo delle connessioni imprenditoriali tra Italia e Africa centrale, promosso dall’Associazione Italiana Coltivatori (AIC), guidata dal presidente Giuseppino Santoianni e dall’Unione delle Comunità Africane in Italia (UCAI), ospitato all’Auditorium di via Rieti con il patrocinio del Ministero della Sovranità Alimentare e dal Comune di Roma Capitale.

LA CALABRIA DI BARBIERI CHE EDUCA AL GUSTO E ALLA SOSTENIBILITÀ

In rappresentanza dell'ultra-cinquantennale esperienza familiare ed imprenditoriale di Altomonte c’era Laura Barbieri, nelle vesti di ambasciatrice delle aziende aderenti all’AIC che ha portato a Roma un modello familiare e imprenditoriale che da sempre unisce cucina, identità e responsabilità sociale. Un modello basato sulla stagionalità, sull’economia circolare, sul contrasto allo spreco alimentare e sulla promozione dei territori come ecosistemi di valori. La cucina – spiega la ristoratrice – è una lingua universale e ogni piatto può diventare ponte tra popoli e culture, se nasce dal rispetto per la terra e per chi la lavora.

LA CUCINA DIVENTA UN PONTE TRA AFRICA E CALABRIA

Durante lo show cooking, Laura e la sua brigata hanno dato vita a un abbraccio di sapori tra le produzioni locali e i prodotti delle aziende AIC: i peperoni cruschi, le chips di patate e le conserve di Bottega Barbieri, simboli di una cucina contadina e vegetale, hanno incontrato il Pecorino di Rieti, il Gorgonzola Fumagalli e i fichi dottati di Cosenza, in un intreccio di identità e territorio. Il piatto simbolo presentato per l’occasione è stato la Giurgiulena, antica ricetta calabrese a base di sesamo, eredità preziosa della cultura araba: un dolce - spiega - che diventa metafora perfetta di contaminazione, radice e futuro insieme.

DA PIANO MATTEI AL GLOBAL GATEWAY, PER CREARE SISTEMI SOSTENIBILI

Coordinato dal Direttore di Economy Sergio Luciano, con la giornalista Donatella Bianchi e l’esperto Luca Macario, il talk AFRICA CENTRALE E ITALIA: NUOVE OPPORTUNITÀ NELLO SVILUPPO DELLA FILIERA AGROALIMENTARE ha percorso un lungo viaggio tra politiche e sistemi produttivi: dal Piano Mattei alla strategia europea Global Gateway, per la creazione di sistemi agroalimentari sostenibili e resilienti. L’Italia, e con essa la Calabria dei Barbieri, si conferma quindi, cerniera naturale tra i continenti mediterranei, un luogo che, attraverso il cibo, continua a esercitare la sua vocazione antica – quella di terra che accoglie, educa e costruisce relazioni.

LA DIPLOMAZIA DELLA CUCINA COME NUOVA FRONTIERA DI DIALOGO

Dall’Africa al Mediterraneo, la visione di Barbieri non cambia: la cucina non è solo nutrimento, ma strumento di pace, dialogo e sviluppo. Altomonte - conclude Laura Barbieri - diventa così, ancora una volta, il simbolo di una Calabria che partecipa al mondo, portando con sé i valori della famiglia, del rispetto e della bellezza condivisa.  - (Fonte: Hotel Ristorante Barbieri/Altomonte (Cs) – Lenin Montesanto/Contenuti Strategie & Lobbying)

Segui CalabriaOk