Cutro - L'opera d'arte "Glass House" ricorda le vittime del naufragio di Steccato

La Regione Calabria ha promosso per oggi lunedì 26 febbraio, una giornata commemorativa per rendere omaggio alle vittime dell’immane tragedia e rinnovare un profondo sentimento di solidarietà da parte...

A cura di Redazione
26 febbraio 2024 15:17
Cutro - L'opera d'arte "Glass House" ricorda le vittime del naufragio di Steccato -
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La Regione Calabria ha promosso per oggi lunedì 26 febbraio, una giornata commemorativa per rendere omaggio alle vittime dell’immane tragedia e rinnovare un profondo sentimento di solidarietà da parte di tutti i cittadini calabresi.

Il presidente della Regione Calabria è giunto a Cutro questa mattina per non dimenticare questo enorme dramma contemporaneo che ha toccato non solo la Calabria ma l’intero Paese e l’Europa.
Le celebrazioni si sono svolte nella piazza antistante la Chiesa SS. Annunziata, dove è stata inaugurata della “Glass House” contenente i resti del naufragio di Cutro, l’opera d’arte “Per non dimenticare” dello scultore Antonio La Gamba, il video “Summer Love”, contenente i peluche, i cappelli, le ciabatte, i pezzi di legno, e quanto rimane del caicco.

L’opera rappresenta un ragazzo avvolto in una coperta termica color oro – sinonimo della sacralità della vita – che tende le mani in cerca d’aiuto, prima di essere inghiottito dalle onde, ed il video Summer Love con il racconto di Motjaba Rezapourmoghaddam, uno dei sopravvissuti al naufragio, oggi integrato nel tessuto sociale calabrese, oltre a una serie di fotografie degli effetti personali ritrovati dopo il naufragio.

Poi presso la Chiesa delle Monachelle, la giornata commemorativa è proseguita con “Orazione”, parte del “Progetto Metamorfosi”, a cura della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti che ha promosso la costruzione di strumenti musicali da parte di persone detenute nel carcere di Opera a Milano, con i legni delle barche dei migranti di Lampedusa.

Orazione unisce “Il Canto del legno” di Nicola Piovani, composto per il primo violino, costruito con i legni delle barche dei migranti e il testo “Memoria del legno” di Paolo Rumiz, per raccontare e testimoniare con la musica e la parola questa enorme tragedia dei nostri tempi che vede il Mediterraneo non più come il mare dell’incontro di culture ma cimitero di speranze negate.

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