Crotone - Violenza di genere, tra la gente e con la gente per abbattere il muro del silenzio

Crotone - «L’indice della violenza sulle donne nel nostro territorio è molto alto e riguarda tutta la società civile». Lo ha evidenziato il questore...

A cura di Redazione
29 maggio 2025 15:30
Crotone - Violenza di genere, tra la gente e con la gente per abbattere il muro del silenzio -
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Crotone – «L’indice della violenza sulle donne nel nostro territorio è molto alto e riguarda tutta la società civile». Lo ha evidenziato il questore di Crotone, Renato Panvino, durante la presentazione del progetto “La violenza sulle donne – Abbattere il muro di silenzio e omertà”, promosso in collaborazione con il Soroptimist Club. L’incontro si terrà martedì 4 giugno alle ore 18:30 sul lungomare cittadino, nei pressi della passerella.
Non un convegno, ma un incontro aperto, per affrontare il tema della violenza di genere insieme ai cittadini.

«Il Soroptimist – ha spiegato la presidente del club crotonese, Maria Lucia Cosentino – è da sempre impegnato nella tutela dei diritti umani, in particolare a favore delle donne vittime di violenza. Le forme di violenza sono molte: oltre a quella fisica, che è la più riconosciuta, esistono anche quella psicologica ed economica. Noi siamo sempre al fianco delle donne e, questa volta, lo saremo ancora di più, partendo dal nostro territorio». Per la prima volta, grazie alla collaborazione con la Questura di Crotone, il messaggio sarà portato tra la gente e con la gente, per rompere il muro di silenzio e omertà che troppo spesso circonda le situazioni di abuso.

«Lo Stato deve essere una porta aperta, una voce che risponde, una mano tesa. Questo è il messaggio che vogliamo lanciare», ha aggiunto Cosentino. Il progetto, infatti, partirà da Crotone ma sarà itinerante, con l’obiettivo di toccare anche altri centri della provincia, promuovendo presenza e vicinanza concreta delle istituzioni e delle associazioni. All’incontro sono state invitate anche le realtà del territorio che ogni giorno si confrontano con le difficoltà delle donne che denunciano violenze o abusi.

«Lo abbiamo fatto perché loro sono le vere sentinelle – ha spiegato la presidente – e perché è fondamentale creare una rete che vada oltre la denuncia, offrendo sostegno e continuità alle vittime».
Il questore Panvino ha sottolineato come la violenza di genere non sia un problema isolato, ma una ferita aperta che attraversa l’intero Paese.
«Questo progetto nasce con l’obiettivo di abbattere quel muro di silenzio. Vogliamo dare speranza, infondere fiducia e costruire percorsi sicuri che accompagnino le vittime verso una nuova vita. È fondamentale denunciare», ha concluso.

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