Crotone, una storia lunga tre generazioni: Aldo Amatruda, un nome carico di successi sportivi

Crotone – Nel 1942, già ben sette anni prima della fondazione della società, Aldo Amatruda (nonno del pallanuotista della Rari Nantes Crotone, Aldo Amatruda) partecipava alle competizioni nazionali ne...

A cura di Redazione
26 ottobre 2023 07:30
Crotone, una storia lunga tre generazioni: Aldo Amatruda, un nome carico di successi sportivi -
Condividi

Crotone – Nel 1942, già ben sette anni prima della fondazione della società, Aldo Amatruda (nonno del pallanuotista della Rari Nantes Crotone, Aldo Amatruda) partecipava alle competizioni nazionali nella bella Torino. Sono passati tanti anni di successi e glorie per la squadra crotonese, accostando al nuoto la pallanuoto, di cui il nipote del signor Amatruda oggi in Serie A2 ne è attaccante.

Anche il padre del giovane Aldo, Corradino fece parte della squadra, nello stesso ruolo. Sì, nel 1976. È l’anno della storica promozione in Serie B. Sono passati 40 anni, la Rari Nantes Crotone allenata da Francesco Arcuri, con in vasca tanti ragazzi crotonesi come Aldo, capitanati dal Capitano Vincenzo Arcuri, è riapprodata in Serie B. Due anni dopo, invece, li ha attesi la Serie A2 nel 2018, con in vasca validi pallanuotisti come Giuseppe Candigliota (oggi capitano della squadra), Simone Sibilla, Paolo Morrone, e tanti nomi importanti. Anche un altro Amatruda ha gareggiato con la Rari Nantes Auditore, il fratello di Corradino, Alfonso, di ruolo difensore. E della promozione in massima serie, all’epoca, Aldo Amatruda ci confidò parole molto dolci.

All’epoca studente di scienze motorie, un ragazzo sensibile così come tutti i suoi compagni crotonesi che hanno ottenuto la promozione in A2. Nel raccontarci la storia del nonno e del padre, trama intessuta da tradizione e passione, ci disse: “Sì, mio nonno, mio padre e suo fratello hanno sempre giocato in questa società, io sono molto orgoglioso di giocare qui e non potrei chiedere di meglio”.

Poi ha concluso: Mio nonno e mio padre sin da piccolo mi hanno insegnato a nuotare, portare il nome di mio nonno è motivo d’orgoglio ricordo quando andavamo a mare vicino la storica piscina Coni e mi raccontava le vicende di quando mio padre giocava. La passione per questo sport mi è stata tramandata da loro e sono felice di militare nella medesima squadra, una realtà a livello nazionale grazie anche alla promozione in serie A2. Oggi non c’è più ma sicuro che sarebbe felice e orgoglioso dei nostri raggiunti”.

Segui CalabriaOk