Crotone, tris al Picerno: lo “Scida” torna a sorridere

Zunno, Gomez e Murano firmano il 3-0. Longo: “Abbiamo dato una risposta di livello, squadra con rabbia e spirito di sacrificio”

A cura di Redazione
04 ottobre 2025 22:29
Crotone, tris al Picerno: lo “Scida” torna a sorridere -
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Il Crotone archivia la sconfitta precedente e ritrova il sorriso allo stadio “Ezio Scida”, imponendosi con autorità sul Picerno. Una vittoria netta, 3-0, firmata da Zunno, Gomez e Murano, che rilancia i rossoblù in classifica. Ma soprattutto una prova convincente, come ha sottolineato mister Lamberto Longo in conferenza stampa:
«Abbiamo disputato una buona partita contro una squadra con un’ottima organizzazione, frutto di anni di lavoro. Nonostante i tanti cambiamenti, il Picerno resta una formazione che pratica un calcio di buon livello per la categoria».

Il tecnico analizza con lucidità l’andamento del match: «All’interno della gara ci sono state più partite. Nella prima parte siamo stati pazienti, quasi timidi, per capire i loro movimenti. Poi ci siamo alzati e, grazie a pressioni ben eseguite, abbiamo colpito al momento giusto. Dopo l’intervallo abbiamo sofferto un po’, anche perché Di Pasquale non stava bene fisicamente. Su quella catena abbiamo concesso qualcosa, poi con l’ingresso di Cocetta ci siamo rimessi a posto. C’è stato un quarto d’ora in cui loro hanno avuto il pallino, ma siamo stati bravi a reggere e a ritrovare il nostro gioco».

Non mancano gli elogi a Zunno, autore di una prova di grande sacrificio: «La sua crescita è evidente nello spirito e nel sacrificio. Nel secondo tempo si è abbassato a fare quasi il quinto, trasformando difesa in attacco. Ha fatto una gara esemplare, frutto di un percorso importante».

Longo insiste sulla mentalità: «La squadra oggi aveva rabbia e voglia di fare risultato. Continuiamo in un percorso virtuoso, crescendo attraverso gli errori. Questa vittoria ci fa respirare in classifica e ci colloca tra le prime. Ora dobbiamo continuare a crescere».

Dalla sala stampa arriva l’analisi di un cronista, che nota il cambio di atteggiamento dopo il gol di Zunno. Longo conferma: «I primi venti minuti abbiamo faticato a capire come pressare. Poi ci siamo sistemati in orizzontale e da lì è cambiata la partita, molto più aggressiva. Non abbiamo concesso molto e siamo stati bravi contro attaccanti forti come Energe ed Esposito».

Un passaggio anche sulla solidità difensiva: «Il clean sheet è importante. Non guardo solo ai tiri subiti, ma alla capacità di leggere le situazioni. Abbiamo creato tante occasioni per arrotondare il risultato».

Il tecnico non si nasconde quando gli viene chiesto se il Crotone stia finalmente trovando la sua identità: «Quello che mi piace è che la squadra ha una cultura: non si ferma sull’errore, ma lo trasforma in esperienza. Per arrivare alla felicità bisogna sacrificarsi. Non basta la volontà di vincere, bisogna prepararsi per farlo. Il segnale lo dobbiamo dare a noi stessi. La nostra eccellenza non è primeggiare sugli altri, ma dare il massimo rispetto a noi stessi».

Poi l’elogio al capitano Gomez, ancora a segno: «Guido è un capitano vero, che lavora per la squadra. Fa più chilometri dei centrocampisti e dà l’esempio. Lo custodiamo come un diamante. È il leader giusto per il Crotone».

Un accenno anche alla tecnologia e all’arbitraggio: «Stasera il VAR non ha inciso, ma ha dato regolarità alla gara. L’arbitro ha diretto bene, senza dover essere richiamato».

Qualcuno prova a chiedere se si tratta di una rivincita personale dopo i pochi punti raccolti lo scorso anno contro il Picerno. Longo sorride: «Non è vendetta, ma una vittoria meritata contro una squadra che continua a fare calcio di buon livello. L’anno scorso con loro avevamo fatto pochi punti e questa statistica andava sfatata».

Infine un’ultima riflessione sul percorso di crescita della squadra: «L’anno scorso abbiamo sbagliato la prima partita a livello strategico. Quest’anno abbiamo imparato a essere più flessibili, a gestire le fasi senza strafare. Oggi siamo stati capaci di abbassarci, attendere e poi alzare il ritmo quando serviva. Voglio una squadra che sappia interpretare i momenti, non una squadra rigida».

Il 3-0 contro il Picerno non è solo un risultato, ma un segnale forte. Il Crotone dimostra di avere gambe, cuore e testa, come hanno sottolineato i giornalisti presenti, e il mister lo conferma: «O si vince o si impara. Stasera abbiamo vinto, ma continueremo a imparare. L’obiettivo è che, a fine stagione, ognuno di noi possa dire di aver fatto la propria migliore annata di sempre».

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