Crotone - “Pipi e patati frijuti” tra gusto, tradizione e memoria
Al Farmer's Market si celebra la patata, il tubero più apprezzato in tutto il mondo

Crotone - Gli aforismi sulla patata, ingrediente principe della cucina italiana, sono numerosi, tanto quanto le ricette che si possono realizzare con questo versatile tubero. Ma l'evento che ha preso vita domenica scorsa a Crotone non è stato solo un omaggio gastronomico, ma un vero e proprio tributo alla tradizione culinaria della Calabria, con "pipi e patati frijuti" come piatto di punta. L'iniziativa, che ha avuto luogo al Farmer’s Market di Crotone, ha visto un'ampia partecipazione di pubblico, e non poteva mancare una celebrazione del tubero più apprezzato dai buongustai di tutto il mondo. Al centro della scena, un trattore moderno con una struttura meccanica all'avanguardia destinata all'estirpazione e raccolta delle patate, strumento indispensabile per grandi quantitativi di raccolto.
Le teglie e le "pitte" farcite con il piatto tipico calabrese sono state esposte sui tavoli, divise in base al grado di piccantezza. Un'idea che ha reso la degustazione ancora più emozionante, grazie alla possibilità di scegliere tra vari livelli di "capsicina pura". Il piatto “pipi e patati frijuti”, un classico intramontabile della cucina contadina, ha finalmente trovato posto in una degustazione collettiva che ha riunito numerosi appassionati e curiosi. Questa ricetta, che un tempo i contadini preparavano per farcire il pane, la tipica “pitta china”, è simbolo di semplicità e tradizione. Un piatto che, nei giorni di lavoro nei campi, si conservava facilmente sotto il calore del sole estivo e rappresentava il pasto rustico e sostanzioso per eccellenza.
Pipi e patate, infatti, sono la perfetta combinazione di peperoni, chiamati affettuosamente “pipi” in dialetto calabrese, e patate fritte, un piatto tanto semplice quanto ricco di sapori. La sua versatilità lo rende ideale come accompagnamento a grigliate estive, arrosti o anche semplicemente come piatto unico, da gustare con un buon pane casereccio. Dal punto di vista nutrizionale, il piatto offre una buona dose di carboidrati dalle patate e una ricca fonte di vitamine e antiossidanti dai peperoni, ricchi di vitamina C, A e carotenoidi. Il contrasto tra la dolcezza dei peperoni e la morbidezza delle patate fritte regala un'esperienza gastronomica unica che conquista tutti i sensi.
Un grande successo anche dal punto di vista emotivo, con numerose testimonianze raccolte tra i partecipanti, in particolare tra gli anziani che ricordano con nostalgia il ruolo fondamentale delle patate nella loro infanzia. “Le patate sono state l’amore alimentare della mia infanzia. Un amore a cui sono rimasto fedele nel corso degli anni”, ha dichiarato uno degli intervenuti. E ancora, un altro partecipante ha ricordato: “Facevo parte della schiera di bambini che mangiavano quasi esclusivamente patate, fritte, tagliate a fette grandi e larghe, che nuotavano nell’olio. Un piatto che segna la memoria di tanti di noi”. Non sono mancati, ovviamente, i numeri da record. Oltre mezzo quintale di patate e altrettanto di peperoni sono stati consumati durante questa festa del gusto, accompagnati da diversi fiaschi di vino rosso. Più di seicento piatti sono stati distribuiti, con un risultato che dimostra il successo di un evento che ha saputo centrare l’obiettivo di celebrare la cultura gastronomica calabrese. Il format della giornata è rimasto invariato e consolidato nel tempo, con un'ulteriore conferma della qualità delle materie prime locali, fornite dalle Aziende Guercio (leader nella coltivazione della patata della Sila I.G.P.) e Ka.Ra. (fornitrice dei peperoni). La qualità a km zero ha reso il piatto ancora più autentico e legato al territorio.
A chiusura dell’iniziativa, il Presidente Fausto Riganello ha premiato le aziende con delle targhe, sottolineando l'importanza di mantenere vive queste tradizioni, e ha anticipato il programma autunnale ricco di nuove iniziative, che spazieranno dai prodotti stagionali come cavolo nero, broccoli, cime di rapa fino ai piatti tipici come sardella, porchetta, salumi e formaggi. I ringraziamenti finali sono stati estesi a tutte le persone che hanno reso possibile l'evento, in particolare allo Chef Eliseo Maesano, agli operatori della Misericordia di Papanice, al grafico e web designer Alessandro Loria e alle aziende Grillo e Lonetti per il pane e il vino offerti.