Crotone, Pingitore: “La città è in un limbo istituzionale. Il sindaco renda le dimissioni irrevocabili”

Il capogruppo di Stanchi dei Soliti critica l’incertezza politica dopo le dimissioni del sindaco Voce e chiede chiarezza per restituire stabilità e governabilità a Crotone

A cura di Redazione
07 novembre 2025 17:28
Crotone, Pingitore: “La città è in un limbo istituzionale. Il sindaco renda le dimissioni irrevocabili” -
Condividi

CROTONE – “Mi dispiace sinceramente per ciò che sta accadendo a Crotone, ma è chiaro che quando un sindaco si dimette e non chiarisce subito se intende confermare o ritirare le proprie dimissioni, la città entra in una sorta di limbo istituzionale”.
A dirlo è Iginio Pingitore, consigliere comunale di minoranza e capogruppo di Stanchi dei Soliti, che interviene sul momento di incertezza politica seguito alle dimissioni del sindaco Vincenzo Voce, presentate lo scorso 28 ottobre.

Pingitore parla di una città “bloccata” e di un’amministrazione “paralizzata”. “Sì, formalmente il sindaco resta in carica – afferma – ma politicamente la macchina comunale è ferma: le decisioni si sospendono, gli uffici attendono indicazioni e i cittadini non sanno più a chi rivolgersi”.

Il consigliere richiama quindi tutti, maggioranza e opposizione, al senso di responsabilità: “Il tempo di riflessione previsto dalla legge nasce per garantire ponderazione, ma nei fatti si traduce in un vero e proprio fermo amministrativo politico. È come se il Comune navigasse a vista, in attesa che qualcuno torni al timone o che arrivi un commissario”.

Secondo Pingitore, il silenzio prolungato del sindaco “può avere solo due letture: o è un modo per prendere tempo, testare reazioni e ricomporre alleanze, oppure è il segno di una crisi profonda, non solo personale ma anche sistemica, che coinvolge la maggioranza e la credibilità dell’intera amministrazione”.

Il capogruppo di Stanchi dei Soliti non risparmia un passaggio sulla natura della vicenda che ha portato alle dimissioni di Voce: “Il fatto in sé non è politico, ma legato ad aggressioni che dovrebbero tenerlo lontano dalle istituzioni. Un eventuale rientro sarebbe davvero complicato”.

Pingitore conclude con un appello chiaro: “Per il bene della città, il sindaco farebbe bene a rendere le dimissioni irrevocabili e consentire a Crotone di ripartire con chiarezza e dignità. Anche se la legge concede venti giorni per decidere, la città non può restare ostaggio dell’incertezza. Le emergenze ambientali e sociali restano sospese, i progetti rallentano, e la percezione pubblica è quella di un Comune fermo. Crotone oggi ha bisogno solo di stabilità e governabilità”.

Segui CalabriaOk