Crotone, parla mamma Clorinda: ''I disturbi psichiatrici non siano un tabù: aprire un diurno''

Crotone – Quel cartello in Piazzale Ultras, durante il concerto, Elio lo ha letto bene [LEGGI QUI]. Ha aguzzato la vista, e ha annuito. Anche lui, il cantante degli “Elio e le storie tese” porta da an...

A cura di Redazione
26 luglio 2024 15:01
Crotone, parla mamma Clorinda: ''I disturbi psichiatrici non siano un tabù: aprire un diurno'' - Elio mentre legge il cartello
Elio mentre legge il cartello
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Crotone – Quel cartello in Piazzale Ultras, durante il concerto, Elio lo ha letto bene [LEGGI QUI]. Ha aguzzato la vista, e ha annuito. Anche lui, il cantante degli “Elio e le storie tese” porta da anni una battaglia per la mancanza di servizi psichiatrici adeguati e normodimensionati, poichè ha un figlio autistico, e lotta da anni per la sua autonomia.

Questo l’appello al gruppo, scritto da Clorinda De Maio, mamma di un ragazzo di diciotto anni “che è stato investito da una psicosi temporanea a causa di un sovradosaggio, e poi interruzione improvvisa di farmaci psichiatrici“, come ci ha raccontato lei stessa. Queste le parole, invece, rivolte ad Elio e le storie tese:

La vostra musica ha sempre portato gioia e riflessione, e oggi vi chiediamo di aiutarci a dare voce a una causa importante per la nostra comunità. Sul mio cartellone avete potuto leggere: “A Crotone manca il centro diurno psichiatrico! ‘A mio cuggino’ non sta bene! Elio e le Storie Tese, aiutateci a ‘riavvitare’ questo dente per i nostri figli.” Sappiamo quanto Elio e le Storie Tese siano impegnati personalmente nella denuncia dei servizi carenti, e per questo ci rivolgiamo a voi con fiducia.

Sul suo cartellone, dunque, la richiesta che sia aperto un centro diurno, ovvero un servizio semiresidenziale per la cura e la riabilitazione di persone con disturbo psichico. “Il centro diurno psichiatrico è un centro di incontro per lavorare su diverse tematiche in gruppo, come incontrare gli amici, prendersi cura del proprio spazio vitale, gestire i soldi“, continua Clorinda De Maio.

A Crotone è attivo il Centro Salute Mentale ma il numero di accesso è aumentato a dismisura, e qui la necessità di aprire un diurno per accogliere le persone con disturbi psichici. Crotone ha bisogno di uscire dalla vergogna“, continua la mamma come un fiume in piena, portando avanti questa lotta affinchè la sua voce, a livello regionale, venga ascoltata.

Mentre noi qui a Crotone non abbiamo nemmeno i servizi di base che sono all’interno dei piani sanitari regionali e nazionali”, ci spiega, “la psichiatria è territoriale, non possiamo andare a Catanzaro, per esempio, per avere un supporto riabilitativo, poi fuori regione è escluso. E in Calabria non esistono comunità terapeutiche”.

Dunque non solo è fondamentale “che la nostra città disponga di un centro diurno psichiatrico per offrire il giusto sostegno a chi ne ha bisogno, garantendo un futuro migliore ai nostri giovani e alle loro famiglie” ma anche, conclude Clorinda, che i ragazzi e le persone affette da disturbi psichiatrici “non vengano stigmatizzati insieme alle loro famiglie”.

L’appello di Mamma Clorinda va avanti, dunque, affinchè i ragazzi di Crotone affetti da disturbo psichiatrico, e le persone più adulte, non siano invisibili, ma abbiano le giuste cure e il giusto supporto. I disturbi psichiatrici, duinque, non siano innanzitutto un tabù.

Danilo Ruberto

Non mi hanno invitato.
Non mi hanno dato le Fonzi – sul bicchiere no –
Sul bicchiere di plastica non c’è scritto il mio nome.

(Tapparella, Elio e le storie tese)

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