Crotone - Oliverio sulla bonifica: "Il Governo vuole aggirare il PAUR per favorire Eni. A rischio la salute di Crotone"

«Mi auguro che si levi forte l'opposizione delle istituzioni locali e della Regione, delle rappresentanze parlamentari, delle forze politiche e sociali»

A cura di Redazione
03 settembre 2025 10:00
Crotone - Oliverio sulla bonifica: "Il Governo vuole aggirare il PAUR per favorire Eni. A rischio la salute di Crotone" - Bonifica sin (U.S. Commissario bonifica 8.3.2024)
Bonifica sin (U.S. Commissario bonifica 8.3.2024)
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Crotone - "Nemmeno la sentenza del TAR li ha fermati". Con queste parole l’ex presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, lancia un durissimo atto d’accusa contro il Governo nazionale, reo – secondo lui – di voler aggirare il PAUR (Provvedimento Autorizzativo Unico Regionale) per favorire Eni Rewind, la società incaricata delle bonifiche ambientali a Crotone.

Secondo Oliverio, il tentativo in corso è quello di risparmiare all’azienda oltre due miliardi di euro di costi di bonifica, stimati da ISPRA, lasciando però la città esposta alla contaminazione di sostanze tossiche e potenzialmente letali.

“Il Governo si presta irresponsabilmente alle pressioni di Eni Rewind – denuncia Oliverio, promotore del comitato Fuori i veleni. Crotone vuole vivere – arrivando ad annunciare un Decreto Legge per cancellare il PAUR, un atto regionale che ha già superato ricorsi, ordinanze e perfino un decreto ministeriale”.

Il tentativo di abrogare il PAUR attraverso un decreto legge rappresenterebbe, secondo l’ex governatore, una violazione del Titolo V della Costituzione e un atto gravissimo contro l’autonomia della Regione Calabria, che aprirebbe "un conflitto istituzionale senza precedenti".

A sostegno dell’iniziativa governativa sarebbe stata evocata una presunta direttiva europea. Oliverio la definisce però un “falso spauracchio”: la normativa, che entrerà in vigore nel 2026, non si applica ai Paesi OCSE né ai membri dell’Unione Europea e, in ogni caso, prevede deroghe per territori come la Calabria, dove non esistono impianti idonei al trattamento di rifiuti pericolosi come Tenorm, Norm e scarti con tracce radioattive.

“Il Governo – prosegue Oliverio – si appresta a compiere un’operazione palesemente a danno dei cittadini, condannando Crotone allo spopolamento e alla sofferenza, invece di riconoscere il diritto al risarcimento e alla rinascita del territorio”.

Ma le critiche di Oliverio non si fermano al Governo. L’ex presidente della Regione punta il dito anche contro il Commissario straordinario per la bonifica, Gen. Errigo, la cui condotta – ricorda – è stata contestata anche dal TAR.

Secondo Oliverio, le operazioni di bonifica avviate a Crotone non rispettano le prescrizioni del PAUR, che prevede indicazioni dettagliate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori. Tra queste, ad esempio, la realizzazione di tensostrutture per evitare la dispersione delle polveri tossiche nell’aria, soprattutto in caso di vento.

“Il Commissario farebbe bene a leggere il PAUR – incalza Oliverio – per comprendere quanto sia lacunosa l’organizzazione attuale e quanto siano inadeguati i metodi adottati per contenere i rischi”.

L’ex governatore solleva infine interrogativi sulle mancanze strutturali che rendono inefficace ogni forma di controllo. L’Arpacal, ente preposto al monitoraggio ambientale, sarebbe infatti privo di mezzi e personale adeguato. Inoltre, una convenzione con Sogesid, annunciata mesi fa dallo stesso Commissario con uno stanziamento di 2 milioni di euro, risulta ancora non attivata.

“Tutto ciò – conclude Oliverio – significa vanificare i controlli e, con essi, ogni forma di legalità e trasparenza. La salute delle persone deve venire prima degli interessi di Eni”.

L’ex presidente lancia infine un appello alle istituzioni locali, alla Regione Calabria, alle forze politiche e sociali, e ai rappresentanti parlamentari, affinché si oppongano con forza a quella che definisce una manovra pericolosa per la salute pubblica e il futuro dell’intero territorio.

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