Crotone - Oggi la visita agli Altari della Reposizione: alcune curiosità su lenticchia e grano
Crotone – Il termine “Sepolcri” è inappropriato: dal 1988 la Chiesa ha stabilito che il giovedì santo si va a visitare gli altari dell’adorazione o della reposizione, e non i Sepolcri, poichè negli a...

Crotone – Il termine “Sepolcri” è inappropriato: dal 1988 la Chiesa ha stabilito che il giovedì santo si va a visitare gli altari dell’adorazione o della reposizione, e non i Sepolcri, poichè negli altari viene riposto il Cristo nel Santissimo Sacramento dell’Eucarestia, che è presenza viva e non morta. Cristo muore il venerdì santo, e quindi non la sera prima (appunto, giovedì santo). Quindi sepolcro di cosa?
Il tradizionale giro a piedi lungo il percorso che porta ad almeno tre chiese della propria città, si perpetua ogni giovedì santo. Sette, in verità, ci dice la tradizione, nella “notte in cui Gesù fu tradito”, ma anche questa dei sette giri rimane una tradizione che non è proposta ad esempio dai precetti della Chiesa Cattolica.
Il Giovedì santo sera è la notte dell’ultima cena, del tormento nell’orto degli ulivi, è la notte in cui Giuda lo tradisce e lo consegna ai soldati romani; è la notte in cui viene processato dal sommo sacerdote Caifa e riconosciuto colpevole di bestemmia per essersi dichiarato il figlio di Dio.
L’altare della Reposizione rimane allestito fino al pomeriggio del Venerdì santo, quando, durante la celebrazione della Passione del Signore, l’Eucaristia viene distribuita ai fedeli.
Poi vi è la tradizione, soprattutto nel Sud Italia, di allestire gli altari con i piattini con i germogli di grano. La tradizione vuole che i germogli siano chiari, di un colore giallo, simile al grano, dal quale si ricava la farina e quindi l’ostia che simboleggia il corpo di Cristo. E’ un dono simbolico e povero, col significato augurale del germoglio di frumento, la primavera, e dunque la Pasqua.
Poi sono presenti i piattini con terriccio o semplice cotone, su cui germoglia la lenticchia. Queste piantine vengono preparate in Quaresima ed annaffiate ogni due giorni al buio, secondo la tradizione del Sud Italia. Questi germogli, che in realtà sono destinati alla Madonna Addolorata, simboleggiano appunto la morte e resurrezione del Cristo.
Giovedì 28 marzo
GIOVEDI SANTO In Coena Domini presso la Chiesa dell’Immacolata
Ore 18.00: Santa Messa nella Cena del Signore presieduta da monsignor Angelo Raffaele Panzetta, Arcivescovo di Crotone-Santa Severina.
I sepolcri nelle varie chiese crotonesi, tra cui l’Immacolata
Ore 21.00: Adorazione eucaristica comunitaria
