Crotone, nel centro storico la memoria di Santo Stefano
Lungo via Miscello da Ripe, dove sorgeva la chiesa quattrocentesca dedicata al protomartire, un angolo del centro storico conserva ancora il fascino del passato
Oggi si celebra Santo Stefano, il primo martire della cristianità. Pochi sanno che anche a Crotone esisteva una chiesa dedicata a lui, lungo la suggestiva via Miscello da Ripe, nel cuore del centro storico.
Proprio qui, sulla discesa Soda che da piazza Miscello conduce verso l’antico molo, sorgeva la parrocchiale di Santo Stefano, documentata sin dal Quattrocento: nel 1424 ne era rettore un certo D.nus Gerardus. Intorno alla chiesa si sviluppava un quartiere vivace, abitato – come racconta lo storico Andrea Pesavento – da famiglie note come quella di Stephanus Pantisanus, la cui casa palaziata confinava con quelle di altri notabili dell’epoca.
Nel Cinquecento Santo Stefano era una delle dodici parrocchie in cui era divisa la città, e il suo territorio confinava con quelli di Santa Vennera e Santa Dominica. Nel giugno del 1542, proprio gli abitanti di questa zona furono chiamati a contribuire alla costruzione delle mura cittadine, in un momento di emergenza per mancanza di manodopera.
Oggi, di quella antica parrocchia resta la memoria e il fascino del luogo. L’ex chiesa di Santo Stefano si affaccia sulla piazza, accanto a vicoli stretti e case dai colori vivaci. Sulla discesa Soda spicca una facciata decorata da un murale con una grande farfalla rossa e fiori stilizzati: un segno di arte urbana che illumina gli antichi muri del borgo. Tra piante rampicanti e balconi fioriti, a pochi passi si trova anche il Museo Archeologico Nazionale di via Risorgimento, custode di altre testimonianze della storia crotonese.