Crotone - Lavori via Venezia: cantiere bloccato dalla Sovrintendenza, c’è l’ordine di ripristino delle antiche basole
Crotone – Una lunga conferenza stampa quella che venerdì scorso, 22 dicembre, la sovrintendente Stefania Argenti ha tenuto nella sede dell’ex Lazzaretto.«Mi è stato affidato un territorio – esordisce...

Crotone – Una lunga conferenza stampa quella che venerdì scorso, 22 dicembre, la sovrintendente Stefania Argenti ha tenuto nella sede dell’ex Lazzaretto.
«Mi è stato affidato un territorio – esordisce l’architetto Argenti – non due province».

Con la sovrintendente si è poi affrontata l’attualità e soprattutto si è parlato degli ultimi due interventi dell’ufficio che ha bloccato i lavori al teatro e sul corso.
Per quanto riguarda il corso di Crotone e la fontana realizzata su via Venezia dove sono state tolte le antiche basole.
«Il centrostorico non si limita a ciò che è circoscritto dalla fortificazione ma comprende anche via Veneto, che è una sua naturale protuberanza e ha una sua valenza identitaria. Avendo più di settant’anni il corso entra nella tutela e quindi sottposta all’attività autorizzativa della Sovrintendenza. Nel momento in cui ho visto il cantiere e ho fatto la mia visita ispettiva mi sono resa conto che c’è stata una reinterpretazione, anche dal punto di vista urbanistico, di un segmento importante che ha una sua identità nella sua semplicità. E’ un asse viario, anche se pedonale. Ho fatto ciò che la legge mi impone di fare: fermare i lavori e dare ordine della rimessa in ripristino. Io non conosco il progetto, ho verificato che c’era stata una sostituzione di una pavimentazione storica. Non c’è dubbio che via Veneto sia stata realizzata nei primi del novecento. Non c’è dubbio che negli anni sono stati fatti degli interventi di restauro di cui eravamo ben consapevoli. E’ stata fatta un’accurata valutazione dal punto di vista della valenza identitaria». La cosa strana è che la Sovrintendenza non conosceva il progetto, cosa ribadita più volte dalla Argenti: «Per legge il progetto doveva essere autorizzato dalla Sovrintendenza. Forse qualcuno ha sbagliato valutazione, non spetta a me giudicarlo».
Gianfranco Turino