Crotone - La bonifica bloccata sul nodo discarica
Crotone – “O si cambiano le leggi per fare altre discariche, altrimenti la bonifica non può partire“. Non si può iniziare la bonifica, in sostanza, se la Regione Calabria non autorizza la costruzione...

Crotone – “O si cambiano le leggi per fare altre discariche, altrimenti la bonifica non può partire“. Non si può iniziare la bonifica, in sostanza, se la Regione Calabria non autorizza la costruzione di nuove discariche nella nostra regione, perchè i rifiuti hanno bisogno di essere portati o a Sovreco, Crotone, o in provincia di Torino. “Non c’è la capienza, e quando il vincolo regionale impedisce di utilizzare Sovreco e, di fatto, tutto questo impedisce di avviare gli scavi”.
A dirlo è Paolo Grossi, amministratore delegato Eni, nell’incontro tenuto presso la sala riunione Capannone ‘ex Officina’ di Eni Rewind, dove un tempo sorgevano le fabbriche, a cui erano presenti il Commissario straordinario delegato per gli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale del sito contaminato di interesse nazionale di Crotone – Cassano – Cerchiara Emilio Errigo, il sindaco di Crotone Vincenzo Voce, il vice presidente della Provincia Fabio Manica, il vice questore, il vicario della Prefettura di Crotone, le altre autorità civili e militari, e soprattutto i rappresentanti degli ordini professionali e delle associazioni ambientaliste in questo incontro tra città ed Eni che Crotone attendeva da tempo.
In questi anni sono stati realizzati interventi ambientali per 200 milioni di euro, precisa Eni, e “bisogna avviare e completare l’intervento Pob Fase 2 perchè siamo pronti, abbiamo realizzato tutte le analisi e i lavori propedeutici – è l’intervento di Paolo Grossi, amministratore delegato di Eni Rewind – l’avvio degli scavi sarebbe possibile dai primi mesi del 2024 ma è necessario superare la carenza delle discariche autorizzate ed idonee a ricevere il materiale che produrremo con gli scavi”.
“Mi avvarrò delle forze armate per fare la bonifica, ed è un diritto che io in estremo rimedio eserciterò se è necessario, nel momento in cui mi renderò conto che le chiacchere supereranno i fatti – ha detto il Commissario alla Bonifica Emilio Errigo – la realtà di Crotone è stata dimenticata e arricchita di indifferenza e noia. C’è poco interesse verso chi ha perso la vita o ha avuto problematiche tumorali”. Il Commissario ha ribadito più volte di “sentire il diritto dalla propria parte”, “e sento anche il diritto alla vita per la gente. Crotone è come de fosse stata bombardata da una guerra nucleare, quindi siamo qui, a parlare di bonifica, per una difesa civile con la decontaminazione dei siti”.
E’ la prima volta, dunque, in cui Eni ha un confronto pubblico con la stampa, le associazioni e gli ordini professionali: “Il confronto è un passo avanti – ha concluso il sindaco Vincenzo Voce – dobbiamo prendere atto del punto di partenza perchè il progetto di bonifica è stato approvato. Crotone non ha bisogno di nuove discariche perchè ha già dato, e nel nostro territorio è stato portato di tutto e di più. E’ evidente che bisogna trovare la soluzione, che non è facile, perchè è impensabile che una regione come la nostra possa ospitare una nuova discarica con una mole di rifiuti così importante”.