Crotone - Iniziano le grandi manovre per lo sviluppo del porto
Crotone – Da anni se ne parla, da anni tutti sanno che il limite allo sviluppo del porto di Crotone è il suo fondale, insabbiato, molto più basso di quanto servirebbe per poter aumentare il traffico.U...

Crotone – Da anni se ne parla, da anni tutti sanno che il limite allo sviluppo del porto di Crotone è il suo fondale, insabbiato, molto più basso di quanto servirebbe per poter aumentare il traffico.
Un esempio su tutte è Costa Crociere, compagnia di navigazione che avrebbe dovuto attraccare a Crotone ma le cui navi hanno un pescaggio troppo profondo per il nostro porto.
Dragare un porto, livellare i fondali, aumentarli, non è un’operazione complicata, c’è solo un limite imposto dalla legge, tutto il materiale che viene prodotto dalle operazioni di dragaggio (per lo più sabbia) deve essere itilizzato nel porto stesso, magari per ampliare alcune banchine o, perchè no, realizzarne di nuove.
E anche questo non sarebbe un gran problema, visto che il porto di Crotone, chiaramente parliamo del porto nuovo, quello industriale, ha bisogno di nuove banchine, tra cui quella di spiaggia delle forche , la cui realizzazione risolverebbe tanti altri problemi.
Il dramma però è che i fondali del porto, così come tutta la città nel suo sottosuolo, contengono materiali inquinanti e nocivi, derivati anch’essi, e come al solito, dalle vecche fabbriche.
Giusto per essere ancora più chiari, prima di poter mettere mano alle sabbie nel porto, bisogna bonificarle, o ancora meglio capirne il livello di inquinamento per poter progettare al meglio il loro eventuale trattamento. Ecco perchè da anni si parla di carotaggi e di caratterizzazione dei fondali del porto. Se ne parla da decenni ma poco o nulla è stato fatto.
Così si spiega lo stupore, la sorpresa, ma anche la gioia di tanti nell’apprendere che le operazione di caratterizzazioni dei fondali marini del porto sono finalmente iniziate.
La carretizzazione è uno step indispensabile per poter procedere successivamente con l’attività di dragaggio.
al valore economico di cinquecentomila euro, il piano prevede la realizzazione di 64 sondaggi e il prelievo di un totale di 363 campioni di sedimento proveniente da diversi intervalli in funzione della futura quota di escavo. L’esecuzione durerà dieci giorni e si tratta di un’azione volta alla conoscenza delle caratteristiche chimico-fisiche del materiale stratificato sul fondale del porto. I risultati saranno poi esaminati e interpretati per progettare la migliore soluzione tecnica per la gestione dei sedimenti da dragare.
Finalmente si può tornare a parlare di sviluppo del porto. e, quindi, di sviluppo della città.