Crotone, in corso l'autopsia del piccolo Romano

Crotone . Si sta svolgendo in queste ore l’autopsia del piccolo Romano, il bimbo morto durante il parto al San Giovanni di Dio. Per i risultati bisognerà attendere ma saranno proprio questi esiti a fa...

A cura di Redazione
02 agosto 2023 14:28
Crotone, in corso l'autopsia del piccolo Romano -
Condividi

Crotone . Si sta svolgendo in queste ore l’autopsia del piccolo Romano, il bimbo morto durante il parto al San Giovanni di Dio. Per i risultati bisognerà attendere ma saranno proprio questi esiti a fare luce su quello che è successo la notte del 27 luglio quando dopo un lungo travaglio, Rosa, questo il nome della mamma, non ha mai potuto abbracciare suo figlio, il terzo.

“Mia sorella – spiega il fratello della donna – ha portato avanti la sua gravidanza per oltre nove mesi precisamente per quarantuno settimane più tre giorni“. Un bimbo atteso dopo la nascita di due bambine.

“Quando è entrata per il ricovero nel reparto di ginecologia e ostetricia del San Giovanni di Dio – continua il racconto – tutto poteva aspettarsi tranne che da lì sarebbe uscita senza alcun bambino tra le braccia e che addirittura sarebbe stata costretta a lasciarlo nella cella frigorifera di un obitorio.

Una tragedia che lascia profonde ferite forse per sempre nel corpo e soprattutto nell’anima di una donna che tra l’altro ha attraversato un lungo e doloroso travaglio conclusosi con intervento chirurgico con anestesia totale”.

Quanto è accaduto nella notte tra il 26 e il 27 luglio scorso è scritto nella dettagliata denuncia che Silvano Scalise, il compagno di Rosa, ha presentato presso la stazione dei carabinieri di Crotone a quanto pare dopo tre giorni in cui i sanitari hanno tentato di indurre il parto farmacologicamente con scarsi risultati.

Rosa entra in travaglio nella serata del 26 intorno alle ore 21 ma senza ottenere la dilatazione vaginale sufficiente. Secondo quanto riferito dai familiari Rosa ha più volte chiesto di essere sottoposta ad un intervento cesareo ricevendo risposte negative. Alle 2:05 del 27 luglio Silvano riferisce di aver sentito l’urlo straziante della compagna e le voci concitate dei sanitari. A quel punto la donna è stata trasferita d’urgenza in sala operatoria.
Poi la notizia: il bimbo non è nato vivo. Ora si attende il corso dell’indagine.

Segui CalabriaOk