Crotone - Il Vescovo sui lavori al Duomo: «Stiamo pensando al futuro della Cattedrale»
Crotone – Si stanno concludendo i saggi nel Duomo di Crotone. Le porte della Cattedrale sono chiuse dal 26 giugno, da quando sono iniziati gli interventi di adeguamento e messa in sicurezza sismica co...

Crotone – Si stanno concludendo i saggi nel Duomo di Crotone. Le porte della Cattedrale sono chiuse dal 26 giugno, da quando sono iniziati gli interventi di adeguamento e messa in sicurezza sismica con le risorse, 300 milioni di euro, stanziati dal Ministero della Cultura per la missione M1C3 Turismo e Cultura. Saggi importanti con strumenti avanzati che hanno potuto fotografare lo stato in cui versa l’edificio. A spiegare nel dettaglio come stanno procedendo i lavori e come sarà il Duomo è l’arcivescovo di Crotone-Santa Severina monsignor Angelo Panzetta. «L’idea che abbiamo – ha spiegato – è di fare dei lavori che aiutino la Cattedrale per molti anni nel futuro, visti i problemi seri dal punto di vista strutturale, e per permettere che le persone possano stare all’interno in sicurezza. I saggi, dunque, sono propedeutici a realizzare interventi che durino nel tempo». Secondo quanto riferito dal Vescovo ci sono colonne in condizioni critiche, la Cattedrale senza sisma si muove. Due i lotti previsti: il primo, quello legato al Pnrr, per dare stabilità all’edificio dal punto di vista sismico e che include anche il rifacimento completo del tetto; poi c’è il lotto interno quello ottenuto dall’8 per mille che invece riguarderà, tra le altre cose, il rifacimento del pavimento che, sottolinea Panzetta «faremo sempre in armonia e in totale sintonia con la Sovrintendenza. Il mio sogno – continua – sarebbe quello di sgrigire la cattedrale. Negli anni 50 – racconta il Vescovo – sono stati messi dei marmi che hanno appesantito i colori invece la nostra Cattedrale avrebbe bisogno di più luce».
Grazie ai lavori inoltre sarà possibile riscrivere la storia del Duomo. A quanto pare scavando sono state rinvenute tracce dei muri e del pavimento precedente: «Eera in cotto – spiega il monsignore – incastonato nei marmi, era molto bello». Ma non è tutto, finalmente adesso sappiamo cosa c’è sotto la Cattedrale: «Non c’è una cripta grande e visitabile – anticipa ancora -, ci sono delle piccole cripte, alcune di queste hanno ceduto anche perché nel passato per vedere cosa c’era le hanno rotte». Insomma, si lavora senza sosta anche perché rispettare i tempi è l’obiettivo primario soprattutto considerando che di mezzo ci sono fondi del Pnrr che hanno scadenze ben precise. Il primo lotto dovrebbe finire entro il 2025. E proprio sulla durata degli interventi Panzetta aggiunge: «Noi dobbiamo “obbedire” alla Sovrintendenza e posso dire che la Sovrintendente Stefania Argenti ci sta dando una grande mano, è una donna competente. Avevamo previsto di finire i saggi entro febbraio e finiremo prima. Poi ci saranno anche dei lavori per abbellirla. Si pensa alla realizzazione di un grande crocifisso in carta pesta sui modelli di quelli del 1600 o addirittura una grande tela classica magari dell’Assunta visto che la cattedrale è a Lei dedicata, con San Dionigi sotto e Crotone come sfondo. Su questo, magari, vorrei interrogare anche la città». Senza polemica alcuna Panzetta ma con un pizzico di amarezza per alcune esternazioni lette e ascoltate: «Sono dispiaciuto delle dietrologie di tutti i tipi: sono convinto che in altre città si farebbero i salti di gioia nel sapere che la cattedrale si sta restaurando». V. R.