Crotone - Il Liceo Classico "Pitagora" una storia tutta da raccontare

Il Liceo Classico “Pitagora” di Crotone si può, senza tema di smentita, definire una prestigiosa istituzione che, in maniera davvero determinante, ha contribuito a dar lustro alla città, accogliendo n...

A cura di Redazione
25 settembre 2023 14:00
Crotone - Il Liceo Classico "Pitagora" una storia tutta da raccontare -
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Il Liceo Classico “Pitagora” di Crotone si può, senza tema di smentita, definire una prestigiosa istituzione che, in maniera davvero determinante, ha contribuito a dar lustro alla città, accogliendo nelle sue aule gli uomini e le donne di oggi che sono stati i ragazzi di ieri, ed accoglie i giovani di oggi che diverranno gli uomini e le donne del domani.

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Con questo “incipit” nel “vecchio” sito del liceo classico Pitagora, viene presentata la storia di questa scuola.
Il liceo porta il nome del filosofo di Samo che nella città di Crotone fondò la sua scuola, e può essere definito una verà agorà. Una piazza fatta di aule, banchi, libri ma soprattutto di persone pensanti, di piccoli uomini e piccole donne che tra quei muri sono cresciuti, crescono, diventano adulti, acquisiscono emozioni, capacità e non solo nozioni. Il Pitagora, non è mai stato “solo” una scuola, ma è da sempre un luogo di conoscenza e bellezza umanistica, quella autentica. E poi c’è la sua storia.

Il liceo classico ha una storia antica che ha radici negli anni immediatamente successivi all’Unità d’Italia. Il primo documento ufficiale risale infatti, al 7 Gennaio 1862: una lettera del sindaco

dell’epoca Gaetano Morelli, indirizzata al Vescovo di Crotone, nella quale si chiese che il Monastero delle Clarisse di Santa Chiara venisse adibito a Ginnasio. La concessione però non venne accordata a causa di diversi episodi di ostruzionismo da parte di alcune realtà nobiliari crotonesi. Per avere l’’istituzione del Liceo Ginnasio, come scuola operante e sia pure, come si definiva allora, Comunale, bisogna attendere fino agli anni venti e all’avvento del Fascismo. L’allora podestà Ottavio Graziani, medico crotonese, decise di trasformate le ampie stanze del Palazzo Fuscaldo, ora Ranieri, ex palazzo municipale, nella nuova scuola.

Vennero, in tal modo, aperte le iscrizioni nell’anno 1926. Il corso di studi, mancando nell’epoca, una scuola media vera e propria, si articolava nei tre anni cosiddetti del “Ginnasio inferiore”, al quale si accedeva dopo 5 anni della scuola elementare e dopo aver superato un difficile esame d’ammissione. Completato il ginnasio inferiore si passava al Ginnasio Superiore, che corrispondeva al biennio ginnasiale. Terminato tale biennio e dopo aver superato gli esami di Licenza ginnasiale, si veniva, finalmente, ammessi al Liceo, un triennio, alla fine del quale si affrontavano gli esami di Maturità Classica. Gli esami di licenza ginnasiale inferiore, allo stesso modo di quelli di licenza ginnasiale superiore e di Maturità classica, dovevano essere sostenuti fuori sede, e cioè a Catanzaro, presso il Liceo “P. Galluppi”, cosa che comportava molto disagio per gli studenti crotonesi; e tale stato di cose durò almeno fin quando il “Pitagora” da Comunale divenne pareggiato nell’anno 1930. Ben presto, però, ed anche per l’incremento avuto dalla Scuola, la Sede del Palazzo Fuscaldo si rivelò senz’altro poco adatta a far fronte alla sempre più crescente popolazione scolastica. Da parte dell’Autorità dell’epoca si decise di dare all’Istituto una sede propria e definitiva. Venne scelto uno spazio e libero, sulla sinistra del Palazzo Albani, e sulla medesima direzione dei Palazzi Candela e Cantafora; il suolo, venne rilevato per conto del Comune di Crotone dal proprietario Ferruccio Berlingieri. Nella zona prescelta vi era un muro che delimitava le Scuderie dei Berlingieri, che confinavano con il Baluardo Marchese; tale muro, dove attualmente vi è il Cancello principale d’entrata dell’Istituto, veniva chiamato “Cortina Suriano” ed era ubicato nel Largo S. Francesco o Suriano, in seguito divenuto Piazza Umberto I.

Giuseppe Cosentino, podestà del tempo, soprannominato “U’ Longo”, prese molto a cuore la realizzazione dell’Istituto e con la sua abilità riuscì ad ottenere, dal Ministero dell’Educazione

Nazionale, , all’epoca guidato da Giuseppe Bottai, il passaggio della scuola a Regio Liceo, cioè statale a tutti gli effetti, se però avesse assunto l’impegno di portare a termine la costruzione dell’edificio. Cosa che avvenne e nel 1940 il Liceo classico divennte il Regio Liceo. Scoppia la guerra e il preside dell’epoca, Francesco Bellusci, in una missiva inviata al podestà Nicola Morace il 14 agosto 1941 chiese, e in seguito ottenne, l’utilizzo dello scantinato della scuola come rifugio antiaereo. L’istituto chiuse durante la guerra e dopo lo sfollamento di Crotone, causa bombardamenti degli alleati, e divenne, per qualche tempo, struttura militare ed ospitò un reparto di fanteria. Alla fine della guerra l’istituto tornò ad essere ciò per il quale era nato: il Liceo Classico Pitagora.

Una storia antica, bella da raccontare, affascinante da studiare, una storia che racconta quanto sia stato, da sempre, particolare il legame tra il liceo Classico Pitagora e la città di Crotone.

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