Crotone - Il Gak presenta un nuovo appuntamento con la storia e l'archeologia

Crotone – Nuovo appuntamento con il Corso di Archeologia e Storia promosso dal Gak. Il 30 gennaio, dalle ore 18:00 alle ore 19:30 presso il Museo e Giardini di Pitagora, l’archeologo dott. Giuseppe Ni...

A cura di Redazione
28 gennaio 2025 11:00
Crotone - Il Gak presenta un nuovo appuntamento con la storia e l'archeologia -
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Crotone – Nuovo appuntamento con il Corso di Archeologia e Storia promosso dal Gak. Il 30 gennaio, dalle ore 18:00 alle ore 19:30 presso il Museo e Giardini di Pitagora, l’archeologo dott. Giuseppe Nicoletti relazionerà su “Il territorio di Crotone tra IV e III secolo a.c., seconda parte: I Brettii”.

L’iniziativa del Gruppo Archeologico Krotoniate si svolge in collaborazione con il Consorzio Cooperative Sociali “Jobel”, il Museo e Giardini di Pitagora e con l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Crotone.

PRESENTAZIONE DEL RELATORE:
Dopo i secoli che videro Crotone a controllo di un vasto territorio, dallo Jonio fino al Tirreno, espressione di una potenza di primo piano nel variegato ambito della Magna Grecia, il IV e il III segnano il suo lento ed inesorabilmente declino. L’emergere, da una parte, della nuova potenza espansionistica italica costituita dai Lucani e, dall’altra, della ambizione egemonica sulla Magna Grecia di quella siciliana di Siracusa, riducono fortemente il controllo su quello che era il suo impero e, a tratti, la sua autonomia, con forti ripercussioni nel tessuto socio-economico della polis achea.
In questo quadro intorno alla metà del IV sec. si inserisce un nuovo protagonista rappresentato dall’emergenza di un nuovo popolo: quello dei Brettii.
Questo prende il controllo anche di quello che era stato il territorio dei Lucani a scapito di Crotone e, dopo la Morte di Alessandro il Molosso venuto in aiuto a Taranto contro le pressioni italiche, minaccia fortemente la presa stessa dell’ambìta Crotone, la quale è messa in salvo dagli aiuti di Siracusa.
Tra la fine del IV e l’inizio del III Crotone è in relativa ripresa e sembra convivere pacificamente con questo popolo che, come le stesse manifestazioni archeologiche dimostrano, è diventato ricco ed opulento e con il quale la polis avrà messo in atto integrazioni, accordi ed intese sul piano socio-economico.
Crotone viene ancora fortemente ridimensionata all’indomani della guerra tarantina (280-275), che vede la città (defezionata dai romani) come i Brettii schierata con Pirro, venuto in aiuto ai tarantini contro l’espansionismo dei Lucani e Romani. Brettii e Crotone dovranno sottostare, come le altre poleis della Magna Grecia coinvolte, alle condizioni dei vincitori romani come quelli di fornire beni, navi, equipaggi, come sarà necessario di lì a poco quando Roma dovrà affrontare la prima guerra punica.
Nella successiva seconda guerra punica i Brettii alleati dei cartaginesi riescono finalmente ad impadronirsi di Crotone con l’assenso degli stessi cartaginesi e con la fuoriuscita degli aristocratici greci, rifugiatisi presso Locri.
La fine della guerra annibalica e la colonizzazione romana segnano la fina dell’autonomia delle città italiote quanto delle genti di origine italica.

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