Crotone - Il Consigliere Pingitore: "Il sindaco deve rendere irrevocabili le dimissioni per il bene della città"

"Il sindaco non è martello ma incudine"; A dirlo è il consigliere comunale Iginio Pingitore capogruppo di Stanchi dei soliti

A cura di Redazione
08 novembre 2025 07:31
Crotone - Il Consigliere Pingitore: "Il sindaco deve rendere irrevocabili le dimissioni per il bene della città" -
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CROTONE – Nel giro di appena 24 ore, la crisi politica al Comune di Crotone ha conosciuto una nuova, brusca accelerazione. Dopo undici giorni di silenzio seguiti all’annuncio delle proprie dimissioni, il sindaco Vincenzo Voce è tornato ieri in piazza, salutando i cittadini e lasciando trapelare la possibilità di un ripensamento. Un gesto che, però, ha avuto l’effetto opposto a quello sperato.

Il ritorno del primo cittadino sulla scena pubblica ha infatti scatenato una vera bufera politica. L’opposizione si è immediatamente ricompattata e, in un clima già teso, il consigliere comunale Ernesto Ioppoli ha annunciato di aver presentato una denuncia contro lo stesso Voce per l’aggressione subita lo scorso 27 ottobre 2025 presso la Provincia di Crotone. L’episodio, già formalmente segnalato alla Procura della Repubblica, vede indagato proprio l’ingegnere-sindaco.

“A questo punto il sindaco non può più tergiversare – afferma il consigliere comunale Iginio Pingitore, capogruppo di Stanchi dei soliti – deve rendere irrevocabili le sue dimissioni e chiudere dignitosamente il mandato. Non ci sono più margini per fingere che nulla sia accaduto.”

Pingitore, che nelle ultime settimane non ha risparmiato critiche all’amministrazione, ricorda anche i momenti di forte tensione registrati in Consiglio comunale, compresi episodi che lo avrebbero coinvolto direttamente dopo l’uscita del suo gruppo dalla maggioranza. “Siamo stati scherniti pubblicamente – spiega – e io stesso sono stato oggetto di un attacco personale del sindaco, che ha tentato di interferire persino nella mia attività lavorativa per ostacolare le mie scelte politiche. Ho denunciato tutto in aula, ma lui ha negato i fatti accusandomi di falsità.”

Da qui l’appello finale di Pingitore, che sceglie parole cariche di significato politico e umano:

“Consiglio al sindaco Voce di ritirarsi. Lo faccia per il bene della città, per i consiglieri che desiderano amministrare in serenità e anche per il suo stesso bene. Gliel’ho detto più volte, forte della mia esperienza politica e sindacale: il sindaco non è martello, ma incudine. È il primo servitore della comunità, non il suo dominatore.”

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