Crotone - Il Centro Antiviolenza “Udite Agar” vince il bando regionale "Donne Libere"
Un percorso di supporto e autonomia per le donne vittime di violenza. Raffaella Angotti: «Restituiamo alle donne non solo protezione ma futuro»
Crotone - La lotta alla violenza di genere passa dalla capacità di fare rete e di trasformare la tutela in opportunità concrete di rinascita. In questo solco si inserisce l’ammissione e la vittoria del Centro Antiviolenza “Udite Agar”, gestito dalla Noemi Società Cooperativa Sociale, al bando regionale “Donne Libere”, finanziato dal PR Calabria Fesr–Fse+ 2021/2027.
Un risultato importante che nasce dalla stretta collaborazione tra enti del Terzo Settore e istituzioni, in particolare dalla sinergia con il Comune di Crotone, che ha aderito congiuntamente alla presentazione della domanda. Una cooperazione virtuosa che dimostra come solo attraverso un’azione condivisa e strutturata sia possibile rispondere in modo efficace ai bisogni complessi delle donne che vivono situazioni di violenza.
Il programma “Donne Libere”, con uno stanziamento complessivo di 4,5 milioni di euro, segna un cambio di passo nelle politiche di contrasto alla violenza di genere: non solo protezione nell’emergenza, ma percorsi integrati di autonomia abitativa, inserimento lavorativo, supporto psicologico ed educativo, capaci di accompagnare le donne verso una nuova vita. Obbiettivo del progetto: sostenere la fase più delicata, quella della ripartenza, offrendo strumenti reali per ricostruire indipendenza e dignità.
Fondamentale, in questo contesto, è il ruolo dei Centri Antiviolenza autorizzati al funzionamento, sottoposti a controlli e guidati da linee guida specifiche. Solo strutture riconosciute, inserite in una rete territoriale qualificata, possono rispondere in modo concreto, continuo e competente ai bisogni delle donne, garantendo percorsi sicuri, efficaci e rispettosi dei diritti.
«Per il CAV “Udite Agar” - conclude la presidente Raffaella Angotti - rappresenta non solo un riconoscimento del lavoro sul territorio nella provinciadi Crotone, ma un esempio concreto di come la collaborazione tra pubblico e Terzo Settore possa generare cambiamento reale, restituendo alle donne non solo protezione, ma futuro».