Crotone, i Krotoniati lanciano l’allarme: “Salviamo l’antica fonte vicino al Tribunale. È un pezzo della nostra storia”

CROTONE – Il gruppo I Krotoniati scende in campo per difendere un pezzo prezioso della memoria cittadina: l’antica fonte situata nei pressi del Tribunale, un tempo fondamentale per l’approvvigionamento idrico della popolazione e oggi minacciata dai nuovi progetti edilizi previsti nell’area.

Il gruppo, da sempre impegnato nella valorizzazione del patrimonio storico crotonese, racconta di un legame profondo con questo luogo: “Fin da piccoli – spiegano – siamo stati affascinati dall’archeologia e dalla storia della nostra terra. Quella fonte non è un semplice manufatto, è un simbolo della nostra identità. Pensare che possa essere distrutta ci ferisce come comunità”.

Secondo I Krotoniati, l’avanzamento dei lavori di sviluppo urbano potrebbe portare alla cancellazione definitiva della struttura antica, sacrificata in favore di nuove edificazioni. Una prospettiva che ha generato forte preoccupazione all’interno del gruppo e tra molti cittadini che condividono la stessa sensibilità per la tutela delle radici culturali locali.

Da qui la proposta rivolta all’amministrazione comunale e alla Sovrintendenza dei Beni Culturali: rivedere gli accordi con il privato e trasformare l’antica fonte in un monumento pubblico, inserito in una piazza o in un parco urbano che possa diventare luogo di incontro e di memoria collettiva.

“Proteggere la fonte – sostengono I Krotoniati – significa salvaguardare un tesoro storico e, allo stesso tempo, offrire a Crotone un nuovo spazio verde, un angolo di bellezza e serenità per i cittadini”.

Il gruppo invita ora l’intera comunità crotonese a unirsi alla loro battaglia: “Chiediamo il supporto di tutti. Questa non è una semplice iniziativa culturale, è un atto d’amore verso la nostra storia. Se perdiamo questa fonte, perdiamo una parte insostituibile della nostra identità”.

La mobilitazione è appena iniziata, ma il messaggio è chiaro: I Krotoniati non intendono permettere che la modernizzazione cancelli uno dei simboli più autentici della città.