Crotone - Housing Sociale, sei mesi di risultati concreti

Tutte le strutture operative accolgono persone vulnerabili in un percorso di autonomia e dignità

A cura di Redazione
03 settembre 2025 14:00
Crotone - Housing Sociale, sei mesi di risultati concreti - L’assessore alle Politiche Sociali Filly Pollinzi
L’assessore alle Politiche Sociali Filly Pollinzi
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Crotone - Sei mesi dopo l'attivazione, il servizio di Housing Sociale mostra risultati importanti: tutte le strutture diffuse sul territorio sono operative e piene, e accolgono donne, minori, uomini e nuclei familiari che stanno costruendo un futuro migliore.

Lo comunica l’assessore alle Politiche Sociali Filly Pollinzi.

Il progetto di Housing Sociale è strutturato sul finanziamento PNRR ottenuto dal Comune di Crotone capofila della macroarea comprendente i distretti Socio-Assistenziali di Cirò Marina, Mesoraca e San Giovanni in Fiore, in co-progettazione con Kairos Impresa Sociale (ente capofila), OdV "I Giovani della Carità", Associazione C.A.S.T., Misericordia di Cutro, ProLoco di Mesoraca, Arci Djiguiya Crotone.

Le quattro strutture adibite ad Housing sono attive nelle città di Crotone, Isola Capo Rizzuto e Cirò Marina e stanno ospitando al massimo della loro capacità persone provenienti da situazioni di grande vulnerabilità: donne e uomini senza dimora, vittime di violenza domestica, persone a rischio re-trafficking, ex-detenuti, famiglie in grave difficoltà economica, mamme con bambini.

La proposta abitativa di un tetto sicuro viene accompagnata da molteplici servizi di supporto: sociale, psicologico, legale, economico, sanitario, lavorativo.

Alcune delle persone ospiti hanno già trovato occupazione nei settori agricolo, della ristorazione e dei servizi. Altri stanno partecipando a tirocini formativi.

Tutti i minori presenti nelle strutture sono stati regolarmente inseriti nei percorsi scolastici per il nuovo anno e hanno partecipato alle attività dei centri estivi durante l'estate. 

Ogni persona accolta è stata inserita nel Sistema Sanitario con piani terapeutici personalizzati se necessario, con particolare attenzione dedicata al supporto psicologico per chi ha subito traumi.

Fondamentale è il supporto legale e burocratico, utile ai fini della regolarizzazione di ogni persona ospite, per procedure di residenzialità, ricongiungimento familiare, cause legali legate ad abusi subiti.

Nelle quattro strutture operano quotidianamente équipe specializzate composte da assistente sociale, psicologa, esperto legale, educatrici professionali, mediatori culturali, operatori.

“Ogni persona ha il suo piano personalizzato, che rivediamo costantemente per adattarlo ai progressi e alle nuove esigenze" spiega la coordinatrice del progetto Francesca Zimatore "Non offriamo solo un tetto, ma costruiamo ponti verso l'autonomia e la dignità".

Il successo del progetto nasce dalla collaborazione stretta tra istituzioni pubbliche e terzo settore. L'obiettivo è raggiungere il maggior numero possibile di autonomie abitative, consolidare gli inserimenti lavorativi e completare i percorsi di autonomia avviati. Il modello sviluppato nel territorio crotonese si sta affermando come esempio virtuoso, efficace e integrato.

“Il progetto sta offrendo risposte concrete a chi si trova in condizioni di estrema vulnerabilità. Le strutture nel territorio stanno accogliendo donne, uomini, minori e nuclei familiari che stanno finalmente ricostruendo un futuro dignitoso. Questa non è meramente una attività amministrativa ma un investimento umano e sociale che restituisce dignità e speranza. Proseguiremo in questa direzione, certi che il diritto a una vita dignitosa debba essere garantito a tutti” dichiara l’assessore Pollinzi.

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