Crotone - Gli ex Lap Abramo in piazza: «Vogliamo sapere quando verremo assunti»
Crotone - «La vertenza Abramo non è chusa» lo hanno ribadito questa mattina gli ormai ex lavoratori a progetto dell'Abramo Cc ...

Crotone – «La vertenza Abramo non è chusa» lo hanno ribadito questa mattina gli ormai ex lavoratori a progetto dell’Abramo Cc che si sono ritrovati in piazza della Resistenza per una manifestazione pcaficia. Novanta persone ancora in attesa di conoscere il proprio destino.
«Vogliamo sapere quando verremo assunti – ha spiegato Gaetano Menzano-. Il presidente della Regione Calabria ha fatto una bellissima opera politica, si è impegnato in prima persona ma ora manca un pezzo, manchiamo noi».
Il 19 dicembre, i cosiddetti Co.co.co. avevano festeggiato la notizia del loro inserimento nel progetto di digitalizzazione che prevedeva, almeno secondo quanto annunciato proprio da Occhiuto, la loro assunzione: «In realtà – spiegano – abbiamo trascorso un Natale pieno di ansie e preoccupazioni». Nulla ancora si sa infatti del loro futuro lavorativo.
Presente anche il segretario provinciale della Uil Fabio Tomaino: «Non bisogna lasciare indietro nessuno – ha detto -, c’è un impegno istituzionale preso in sede ministeriale a stabilizzare tutti, compresi i 90 lavoratori a progetto. Sono stati quattro anni di battaglie grazie anche alla volontà e alla passione dei lavoratori che non hanno mai fatto passi indietro. Siamo così arrivati a un modello di concertazione che ha tutelato e garantito circa 900 posti di lavoro, ma l’impegno è per 1000 e vogliamo capire dal Presidente Occhiuto, che ha trasformato una vertenza in opportunità, se c’è un intoppo e che in che tempi e termini verrà risolto. Questa vicenda verrà ricordata anche come una lotta al precariato ed è giusto che lo stesso futuro garantito ai dipendenti venga garantito ai Lap. Mon è una semplice rivendicazione ideologica ma si tratta di portare a compimento un impegno che interessa istituzioni, Ministeri e tutti i soggetti interessati. Festeggeremo – ha concluso – quando tutti i lavoratori troveranno la serenità di una stabilità occupazionale. Siamo comunque fiduciosi».