Crotone - Disagi alle Poste: "Lunghe attese e utenti esasperati"
L'appello dell'associazione Amici del Tedesco: "Serve piu organizzazione"
Crotone – Disagi, lunghe attese e utenti disorientati. A lanciare un accorato appello è l’associazione culturale Amici del Tedesco, che ha diffuso una nota per esprimere “preoccupazione per le situazioni di disagio e le tensioni che si stanno creando in questi giorni presso gli uffici di Poste Italiane nella città di Crotone”.
«Premettiamo di avere grande stima per gli operatori che lavorano presso gli sportelli – scrive l’associazione – ma è evidente che nell’organizzazione e nella gestione quotidiana qualcosa non funziona».
Nel mirino soprattutto la carenza di personale e alcuni disservizi ricorrenti. Un esempio citato nella nota riguarda l’ufficio centrale di via Paternostro: «Giovedì 21 agosto, già dalle 10.15 del mattino, non era più possibile ottenere i biglietti numerati dalla macchinetta per accedere agli sportelli. Secondo quanto riferito da una dipendente, l’erogazione viene bloccata da Roma quando l’affluenza è troppo alta. Ma in quel caso almeno dovrebbe comparire un messaggio chiaro, tipo “ripassare più tardi”, invece la macchinetta mostra un generico “stampa in corso” e non restituisce alcun biglietto».
Una situazione che crea confusione, soprattutto tra gli anziani. «È triste – prosegue la nota – vedere persone in difficoltà chiedersi quando tornare dopo essersi già presentate il giorno prima senza riuscire a risolvere nulla».
Altro problema segnalato è il malfunzionamento del bancomat esterno nella filiale di via Saffo: «Giovedì 21 agosto, intorno alle 12.30, un utente ha lamentato l’ennesimo guasto. In questi casi è costretto a entrare e fare la fila agli sportelli, che in estate diventano lunghissime».
L’appello finale è rivolto a chi ha responsabilità di gestione: «Chiediamo più personale, ma soprattutto un’organizzazione più attenta. Se un cittadino si reca tre volte in un ufficio e attende ore, almeno dovrebbe essere ascoltato. Sbagliare è umano, ma perseverare no. Ci auguriamo che questi problemi vengano risolti al più presto».