Crotone - Dipendenti di Romano in sciopero: autobus fermi e una provincia che resta a piedi

Crotone – In tanti questa mattina si sono svegliati con un’amara sorpresa: davanti alle pensiline della città e della provincia, tanti pendolari, studenti e lavoratori, ma nessun pullman.I dipendenti...

A cura di Redazione
17 ottobre 2022 09:56
Crotone - Dipendenti di Romano in sciopero: autobus fermi e una provincia che resta a piedi -
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Crotone – In tanti questa mattina si sono svegliati con un’amara sorpresa: davanti alle pensiline della città e della provincia, tanti pendolari, studenti e lavoratori, ma nessun pullman.

I dipendenti della ditta Romano hanno incrociato le braccia e si sono astenuti dal lavoro in segno di protesta: autobus nel parcheggio fermi e lavoratori davanti l’autostazione in attesa di notizie. Lo sciopero è scaturito dalle preoccupazioni dei dipendenti della ditta di trasporti sul proprio futuro lavorativo.

“Tutti i lavoratori questa mattina – ci spiega Francesco Apriglianohanno deciso di fermarsi non solo per il  50% di stipendio non riscosso, ma soprattutto per la comunicazione arrivata dalla società”.

Giovedì scorso, infatti, la ditta Romano Autolinee ha inviato una lettera ai propri dipendenti, indirizzata anche alla Prefettura, alla Regione e all’assessorato ai Trasporti e al Comune di Crotone in cui comunicava, per quanto abbiamo appreso, l’impossibilità di pagare gli stipendi e in tal modo metteva in dubbio la tenuta aziendale stessa.

“I contributi bimestrali per il trasporto pubblico locale (TPL) erogati dalla Regione Calabria – continua  Apriglianosono insufficienti e non riescono a coprire i costi del servizio, soprattutto a causa dell’aumento del carburante, ma anche per i mancati incassi causa Covid. La gente ha ancora paura di prendere l’autobus. Basta pensare che un mese fa, mentre sugli aerei si poteva viaggiare senza mascherina, nei pullman era obbligatoria. Tutti questi fattori ci preoccupano, non tanto, ribadisco, per il mancato stipendio, quanto per il futuro di questa azienda”.

Lo sciopero andrà avanti ad oltranza. “Ci fermeremo – conclude Apriglianoquando avremo risposte concrete dalla società e dalle istituzioni. Ci aspettiamo che anche il sindaco di Crotone venga qui, in strada, tra di noi per sposare la nostra causa”.

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