Crotone, Claudio Crea e il Cav. Giuseppe Perziano ricevono due attestati di merito

Due uomini quindi che hanno difeso i valori e gli ideali di libertà, giustizia e unità nazionale durante il conflitto mondiale e hanno poi operato nel sociale durante tutta la loro vita

A cura di Redazione
22 agosto 2025 09:00
Crotone, Claudio Crea e il Cav. Giuseppe Perziano ricevono due attestati di merito -
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Crotone - Nel mese di agosto corrente anno 2025, il Consiglio Generale dell’Accademia Internazionale di San Giorgio, un’associazione culturale cha ha come suo obiettivo la promozione e lo studio di storia, araldica, ordini cavallereschi e religiosi, riconosce il merito alla memoria di due grandi uomini crotonesi Claudio Crea e Giuseppe Perziano, decretando la loro inclusione tra i membri come accademici di merito. Inoltre l’Arcivescovo S. Fisichella, in occasione del giubileo Anno Domini 2025, dedica loro un attestato di riconoscenza affinchè la testimonianza autentica di due uomini di grande umanità e altruismo, possa far crescere sempre di più la speranza in un mondo migliore e la fede nella certezza della resurrezione di Cristo.

Claudio Crea fu tecnico elettricista che si è distinto nella fabbrica presso cui lavorava ritardando di un anno la sua chiamata alle armi per la seconda guerra mondiale, al fine di trasformare la fabbrica Società Mineraria Metallurgica Pertusola, da produzione di zinco in armi da guerra. Con la fine della guerra fu liberato dai campi di concentramento nazisti, dove ha lavorato come elettricista alla produzione di motori per aerei da guerra nella fabbrica Rud. Otto Meyer ad Amburgo e nelle ville dei gerarchi tedeschi, Tornato finalmente a casa, viene assunto di nuovo dalla Società Pertusola. Dedicava il suo tempo libero alle persone più bisognose recandosi nelle proprie case per riparazioni di impianti elettrici senza essere retribuito a fondo benefico.

Il Cavaliere Giuseppe Perziano, partì per la seconda guerra mondiale ancora giovanissimo e quando le forze armate tedesche si arresero agli alleati e la guerra finì, tornò a casa a da li a poco iniziò a svolgere per tutta la sua vita l’attività di Ufficiale Giudiziario del Tribunale di Crotone, un ruolo cruciale nel sistema giudiziario italiano, agendo come ausiliare del Giudice, nonché Pubblico ufficiale. La sua funzione principale era quella di garantire l’esecuzione delle decisioni del Giudice e la notifica degli atti processuali. Le sofferenze e gli orrori della guerra da lui conosciuti nei campi di concentramento nazisti lo spinsero ad agire facendo in modo di garantire il corretto funzionamento della giustizia, ma assicurando che le decisioni giudiziarie venissero rispettate, tenendo conto dei diritti delle parti coinvolti affinchè questi fossero tutelati. Instancabile lavoratore fu sempre quindi attento alle classi più umili e povere, sempre pronto ad aiutare i disagiati, cercando di trovare soluzioni ai loro problemi nel rispetto della legge.

Due uomini quindi che hanno difeso i valori e gli ideali di libertà, giustizia e unità nazionale durante il conflitto mondiale e hanno poi operato nel sociale durante tutta la loro vita ricevendo stima e rispetto dall’opinione pubblica, orgogliosi di essere crotonesi. 

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