Crotone – Angotti: «Solo centri qualificati e competenti possono proteggere le donne dalla violenza»

La presidente del Centro Udite Agar, unico CAV della provincia autorizzato al funzionamento: «L’improvvisazione o l’autoassunzione dei ruoli è inadeguata e dannosa»

A cura di Redazione
17 novembre 2025 09:00
Crotone – Angotti: «Solo centri qualificati e competenti possono proteggere le donne dalla violenza» -
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Crotone - In occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza di Genere, il Centro Antiviolenza Udite Agar ribadisce con forza il proprio ruolo di presidio stabile sul territorio e la necessità di un’azione continua, strutturata e altamente qualificata nel contrasto alla violenza sulle donne. La presidente Raffaella Angotti sottolinea come il Centro sia l’unico CAV della Provincia di Crotone autorizzato al funzionamento, un punto di riferimento che mette in campo risorse umane, economiche e sociali specializzate, frutto di formazione costante e di un lavoro quotidiano. «La nostra missione – afferma – si fonda sulla prevenzione e sulla costruzione di legami solidi e strategici che hanno consentito di creare una rete istituzionale riconosciuta, stabile e competente, indispensabile per garantire interventi efficaci e sicuri». Angotti ricorda come la violenza di genere sia un fenomeno trasversale, che non guarda al ceto sociale né al livello di istruzione: «Richiede attenzione costante e professionalità. Per questo la nostra équipe lavora tutti i giorni dell’anno con un approccio multidisciplinare, offrendo accoglienza competente e non giudicante, ascolto riservato, rispetto dell’autodeterminazione della donna, percorsi strutturati e monitorati, consulenze legali, sociali e psicologiche totalmente gratuite».

Tra le attività fondamentali del Centro anche i percorsi di prevenzione nelle scuole della provincia di Crotone e il coordinamento continuo con le istituzioni. Un impegno che ha l’obiettivo di costruire strumenti di consapevolezza e protezione fin dalle nuove generazioni. La presidente richiama inoltre l’attenzione sul rischio rappresentato da interventi improvvisati o non riconosciuti:
«L’improvvisazione o l’autoassunzione di ruoli senza formazione, senza rete istituzionale e senza riconoscimento formale non è solo inadeguata, ma estremamente dannosa. Interventi occasionali e privi delle necessarie competenze possono ostacolare i percorsi di protezione, confondere la rete, creare false aspettative e, fatto ancor più grave, esporre le donne a ulteriori pericoli. Un CAV non si improvvisa: richiede serietà, metodo, esperienza, coordinamento e responsabilità».

Nella nota la Angotti esprime un ringraziamento alla rete istituzionale e territoriale che sostiene il lavoro quotidiano del Centro, e alla Regione Calabria, che attraverso fondi dedicati promuove percorsi di formazione, borse lavoro e soluzioni abitative temporanee per le donne che scelgono di intraprendere un nuovo cammino di libertà e sicurezza. La nota si conclude con un impegno chiaro e determinato:
«La lotta alla violenza di genere richiede un’azione costante. Servono strutture serie, qualificate e presenti ogni giorno. Il Centro Antiviolenza Udite Agar continuerà a portare avanti la propria missione con dedizione, professionalità e coraggio, convinto che solo una rete riconosciuta e competente possa costruire un futuro più sicuro per tutte».

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