Crotone - Aggressione a Medici e Infermieri | Tomaino (Uil): «Condanniamo fermamente questa inaccettabile violenza»

Crotone – «Come Uil e Uil-Fpl di Crotone esprimiamo profonda indignazione e preoccupazione per il grave episodio di violenza avvenuto nella serata del 18 agosto presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale...

A cura di Redazione
19 agosto 2024 19:00
Crotone - Aggressione a Medici e Infermieri | Tomaino (Uil): «Condanniamo fermamente questa inaccettabile violenza» -
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Crotone – «Come Uil e Uil-Fpl di Crotone esprimiamo profonda indignazione e preoccupazione per il grave episodio di violenza avvenuto nella serata del 18 agosto presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Giovanni di Dio. Due dottoresse e due infermiere, impegnate nell’attività di triage, sono state aggredite brutalmente, riportando lesioni fisiche gravi e un forte trauma psicologico. Una delle dottoresse è stata addirittura costretta a ingessare un polso a causa delle ferite riportate».

Con queste parole di dura condanna inizia il comunicato di Fabio Tomaino, Segretario Generale UIL Crotone, e Roberto Piperis, Coordinatore Territoriale UIL FPL Crotone.

«Condanniamo fermamente questa inaccettabile aggressione e ribadiamo la necessità di adottare misure immediate per garantire la sicurezza del personale sanitario, che ogni giorno opera in condizioni di crescente difficoltà e stress.

Questo episodio, purtroppo, non è un caso isolato, ma si inserisce in una preoccupante escalation di violenza contro chi si dedica alla cura e al benessere dei cittadini. Il personale sanitario non può e non deve essere lasciato solo di fronte a situazioni di tale gravità, che mettono a rischio non solo la loro incolumità fisica, ma anche la capacità di svolgere il proprio lavoro con serenità e professionalità.

Chiediamo pertanto alle autorità competenti di intervenire con urgenza per mettere in atto le seguenti misure.

  • Presidio delle forze dell’ordine nei pronto soccorso per garantire una presenza costante all’interno delle strutture di emergenza, per prevenire e, se necessario, intervenire prontamente in caso di aggressioni.
  • Maggiori investimenti nella sicurezza, dotando gli ospedali di sistemi di sorveglianza adeguati, come telecamere e pulsanti di allarme rapido, per assicurare una protezione efficace al personale sanitario.
  • Rafforzamento del personale, attraverso un piano di assunzioni che garantisca un sistema di triage e cure efficiente e quindi una minore attesa dei pazienti.
  • Un adeguato supporto psicologico per le operatrici e gli operatori sanitari vittime di aggressioni, affinché possano superare il trauma subito e tornare al lavoro con la necessaria serenità.

Non possiamo più permettere che il personale sanitario, pilastro fondamentale del nostro sistema di salute pubblica, sia esposto a rischi così gravi mentre svolge il proprio lavoro. Per tali ragioni ci impegneremo a monitorare costantemente la situazione e a fare tutto il possibile affinché vengano adottate le misure necessarie per tutelare la sicurezza dei lavoratori della sanità.

Va inoltre sottolineato che questa non è la prima volta che la Uil di Crotone si pronuncia e denuncia criticità presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Giovanni di Dio. Da tempo, il nostro sindacato ha evidenziato le gravi carenze strutturali e organizzative che espongono il personale sanitario a rischi sempre più elevati. Queste ripetute segnalazioni, però, non hanno trovato risposte adeguate da parte delle istituzioni competenti, con il risultato che la situazione è andata progressivamente peggiorando, fino a sfociare in episodi di violenza come quello appena avvenuto.

Esprimiamo inoltre la nostra solidarietà e vicinanza al personale aggredito, riconoscendone lo straordinario impegno e la professionalità, nonostante le difficoltà che quotidianamente affrontano. Questo drammatico episodio deve rappresentare un punto di svolta e spingere le istituzioni a non ignorare il grido d’allarme che proviene dal personale sanitario.

Continueremo a batterci affinché venga garantito un ambiente di lavoro sicuro e dignitoso per tutti gli operatori della sanità. La sicurezza non è un’opzione, ma un diritto che deve essere rispettato e tutelato in ogni circostanza». 

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