Cosenza - Inaugurata a Donnici la 43ª Sagra dell’Uva e del Vino
Il sindaco Franz Caruso: «Un evento identitario che valorizza il territorio e le sue eccellenze»

COSENZA – Il sindaco Franz Caruso ha inaugurato, in piazza Monsignor Bilotto a Donnici, la 43ª edizione della Sagra dell’Uva e del Vino, che fino a domenica 12 ottobre animerà il suggestivo borgo alle porte della città.
Il primo cittadino, affiancato dall’assessore Veronica Buffone e dai rappresentanti dell’associazione “Vivi Donnici”, ha tagliato il nastro dell’inaugurazione, dando ufficialmente il via a una delle manifestazioni più amate del territorio. L’amministrazione comunale ha affidato all’associazione l’organizzazione e la gestione logistica e artistica dell’evento, che ogni anno richiama migliaia di visitatori.
Dopo il taglio del nastro, Caruso ha visitato i 25 stand allestiti lungo il corso e nei vicoli del borgo, dove sono esposti i vini di sei cantine aderenti alla Dop Terre di Cosenza, insieme a un’ampia selezione di prodotti tipici locali. L’atmosfera di festa e convivialità ha coinvolto residenti e visitatori, con il sindaco che si è intrattenuto a lungo tra la gente.
«La Sagra dell’Uva e del Vino – ha sottolineato Caruso – è un evento che meriterebbe di essere storicizzato. Anche se non ancora riconosciuto ufficialmente dalla Regione, lo è nei fatti: è un appuntamento consolidato, atteso e amato dalla città e dall’intera provincia. Ogni anno qui si riversano migliaia di visitatori, attratti dalla qualità dei vini, dall’offerta gastronomica e dalla bellezza del luogo».
Il sindaco ha rimarcato come la manifestazione rappresenti non solo un momento di festa, ma anche una vetrina per le eccellenze vitivinicole e gastronomiche e un’occasione di promozione turistica e culturale.
«La Sagra – ha aggiunto – valorizza il borgo antico di Donnici, le sue colline, i vitigni e la storia che custodisce. Passeggiare tra questi vicoli e riscoprire le nostre radici è un privilegio per chiunque venga a visitare questo luogo. L’invito è a vivere la Sagra non solo per degustare, ma per conoscere e apprezzare la bellezza del nostro territorio».