Corigliano-Rossano: Alla Magnolia la Festa dei Nonni diventa una lezione di radici e memoria
Tra biscotti, dialetto e racconti di vita, il Polo Infanzia di Corigliano-Rossano trasforma la tradizione in un ponte educativo tra generazioni
Corigliano-Rossano: Non c’è futuro senza memoria e non esiste educazione senza radici. Al Polo Infanzia Magnolia la Festa dei Nonni è diventata molto più di una ricorrenza: un’esperienza condivisa che ha unito generazioni diverse restituendo valore al tempo lento, alle mani che insegnano e alle parole che restano. Una giornata scandita da laboratori di cucina, giochi simbolici e una piccola “scuola di dialetto” che ha riportato al centro l’importanza della tradizione come maestra di vita.
L’evento è iniziato con un laboratorio di impasto che ha trasformato le aule in una bottega di famiglia. Profumo di biscotti, grembiuli bianchi e tavoli di legno hanno fatto da sfondo al gesto semplice e antico dei nonni che guidano le mani dei più piccoli. Con farina tipo 1, olio extravergine d’oliva e marmellata artigianale senza zuccheri aggiunti, l’impasto è diventato un esercizio di complicità e memoria, un modo per trasmettere gesti e valori prima ancora che ricette.
Dopo la cucina, la scuola si è trasformata in un vero e proprio “studio televisivo” immaginario, costruito dai bambini. Al suo interno i nonni sono diventati protagonisti di un programma speciale: la scuola del dialetto. Proverbi, modi di dire e piccole storie di paese sono stati recitati con l’ironia e l’accento della saggezza popolare, diventando piccole lezioni d’identità per i più piccoli.
«Viviamo in un tempo in cui si ha paura delle proprie origini – spiega la pedagogista Teresa Pia Renzo, presidente della Cooperativa Magnolia –. Si tende a rinnegare il dialetto, a sostituire il pane con i surrogati dell’omologazione, a guardare alla tradizione come a un peso. Invece, per crescere liberi, bisogna sapere da dove si viene». Una visione pedagogica che la direttrice ribadisce con forza: «Contro l’oicofobia, la paura del proprio mondo, noi scegliamo di educare al rispetto delle radici, degli usi, dei costumi, delle storie di casa. È lì che nasce la consapevolezza».
La Festa dei Nonni alla Magnolia è stata così un esercizio di comunità e di memoria. Tra un biscotto e un proverbio, tra un sorriso e una parola in dialetto, i bambini hanno scoperto che ogni persona è un ponte tra ciò che è stato e ciò che sarà. Perché la tradizione, se custodita, non è nostalgia: è futuro.