Contro il bullismo, presente a San Pietro: l’omaggio di Raffaele Capperi a Papa Francesco

Raffaele Capperi, giovane attivista e influencer noto per il suo impegno contro il bullismo, ha reso omaggio a Papa Francesco partecipando alla veglia funebre in Vaticano il 26 aprile 2025, esattament...

A cura di Redazione
26 aprile 2025 16:00
Contro il bullismo, presente a San Pietro: l’omaggio di Raffaele Capperi a Papa Francesco -
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Raffaele Capperi, giovane attivista e influencer noto per il suo impegno contro il bullismo, ha reso omaggio a Papa Francesco partecipando alla veglia funebre in Vaticano il 26 aprile 2025, esattamente due anni dopo il loro incontro.​

Nato il 27 febbraio 1994 a Monticelli d’Ongina (Piacenza), con genitori di Cutro e Crotone, Raffaele è affetto dalla sindrome di Treacher Collins, una rara malattia genetica che causa malformazioni cranio-facciali e problemi uditivi. Fino ai 19 anni, ha vissuto con una grave ipoacusia, superata grazie a un apparecchio acustico. Nonostante le difficoltà e le discriminazioni subite, ha trasformato la sua esperienza in una missione di sensibilizzazione, diventando un punto di riferimento per molti.​

Nel 2021, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ha insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per il suo impegno nella lotta al bullismo e alle discriminazioni

Il 26 aprile 2023, Raffaele ha coronato il sogno di incontrare Papa Francesco, dopo un primo tentativo fallito a causa di una febbre improvvisa. L’incontro è stato per lui un momento di grande emozione e spiritualità.​

Due anni dopo, il 26 aprile 2025, giorno del funerale del Papa, Raffaele ha sentito il bisogno di rendergli l’ultimo saluto. Nonostante gli impegni, ha deciso di partire per Roma. Arrivato in Vaticano poco prima della chiusura dei cancelli, è riuscito a entrare grazie alla sua disability card. All’interno della Basilica di San Pietro, ha potuto sostare vicino alla salma del Pontefice, pregando in silenzio per diversi minuti.​

“Mi sono sentito in pace, come se avessi chiuso un cerchio,” ha raccontato. “Era tutto perfetto, come se il destino avesse voluto che fossi lì.”​

Raffaele continua la sua missione di sensibilizzazione contro il bullismo, portando la sua testimonianza nelle scuole e sui social, sempre guidato dal messaggio di gentilezza e inclusione che ha condiviso con Papa Francesco.

Questo il suo messaggio: Silenzio totale, sole che stava svanendo dietro la cupola con dei raggi solari molto particolari, iniziammo a fare la camminata, e dopo due ore siamo entrati dentro la basilica per andare a salutare il Papa, era tutto veloce visto che erano le 18:25 quando siamo entrati e alle 19 dovevano chiudere tutto.

Le persone passavano e salutavano il papa, anche io uguale insieme al mio amico ma ad un certo punto volevo chiedere alla guardia se potevo stare proprio vicino alla bara, sembra strano non ho detto nulla ed è stato tutto automatico che mi hanno loro di entrare dentro.
Ho visto il Papa da vicinissimo come se fosse stato un mio parente, lui era sereno, aveva un volto sereno, il colore della pelle non era il massimo perché era grigio e biancastro , non mi ha fatto per niente impressione. Mi sono sentito dentro di me in pace, come se avessi raggiunto l’obiettivo ovvero di dare l ultimo saluto e di ringraziarlo di tutto. Sono stato lì fermo a pregare per 5 minuti. E’ stato emozionante, avevo le mani sudate e poi raggiungi il mio amico che lui mi ha visto emozionato, molto preso emotivamente. E quel peso che avevo la mattina, dopo aver salutato il papa bon l’ho più avuto, mi sentivo davvero libero. Ho chiuso un cerchio, un viaggio di sogni, speranza e forti emozioni
Mi porterò questo ricordo e questo viaggio nel mio cuore.

Era tutto in anticipo anche i treni, sembrava tutto fatto apposta, tanto che questo mio amico rimase sempre scioccato di tutto che stava accadendo. E tra l altro questo mio amico il giorno prima che venisse con me, era già andato a salutare il Papa ma mai vicino come è stato con me e che ha avuto anche lui l’occasione di stare vicino anche lui.

Ad un certo punto finito la visita siamo andati via per dirigere verso il paese di questo mio amico, anche lì rimaneva sbalordito degli orari di treno tutto in anticipo tanto che poi inizio a piovere erano le 20:00, lui per fortuna aveva l ombrellino così non si bagnava il mio apparecchio acustico così mi ha coperto. Ad un certo punto gli ho detto: Sai perché sta piovendo visto che erano le 20:00
Lui rispose: Forse perché il cielo era stanco

Io: No perché hanno appena chiuso la bara del Papa quindi anche il cielo sta piangendo
Lui rimase sbalordito e sorpreso e di quanta sensibilità ho dentro. E’ stato un bellissimo viaggio pieno di emozioni.

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