(VIDEO) Confiscati beni per milioni a soggetto vicino alla cosca Forastefano-Abbruzzese

La Guardia di Finanza di Catanzaro esegue provvedimento del Tribunale: sigillate tre società, immobili, conti correnti e numerosi veicoli. L’uomo era coinvolto nelle inchieste “Gentleman II”, “Kossa” e “Athena”

A cura di Redazione
22 settembre 2025 07:21
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Nei giorni scorsi i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro hanno dato esecuzione a un Decreto di confisca emesso dal Tribunale di Catanzaro – Sezione Misure di Prevenzione.

Il provvedimento riguarda tre società con relativi patrimoni aziendali, tre unità immobiliari, diversi autoveicoli e conti correnti, ritenuti riconducibili a un soggetto contiguo alla cosca “Forastefano-Abbruzzese”, operante nella Sibaritide.

Secondo quanto disposto dal Tribunale, l’uomo rientrerebbe nella categoria dei soggetti connotati da “pericolosità qualificata”, come previsto dal d.lgs. 159/2011, poiché indiziato di reati gravi di criminalità organizzata.

Le indagini patrimoniali

Il provvedimento, di natura cautelare e adottato ai sensi dell’art. 24 del d.lgs. 159/2011, è stato emesso nell’ambito del procedimento di prevenzione penale, sulla base delle indagini economico-patrimoniali coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro.

Gli specialisti del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (G.I.C.O.) hanno ricostruito la posizione reddituale del destinatario e dei familiari, verificando la sproporzione tra i beni posseduti e i redditi dichiarati, nonché la loro effettiva disponibilità e provenienza.

I beni confiscati erano già stati sottoposti a sequestro anticipato nell’ottobre 2024, sempre su disposizione del medesimo Tribunale.

I procedimenti penali

Il soggetto risulta coinvolto in tre importanti inchieste giudiziarie:

  • “Gentleman II”, che ha riguardato un’associazione dedita all’importazione internazionale di droga;

  • “Kossa”, incentrata su una truffa ai danni dello Stato;

  • “Athena”, relativa a episodi di violenza privata.

Tutti i reati ipotizzati risultano aggravati dall’agevolazione mafiosa e sarebbero stati commessi tra il 2017 e il 2023.

Attualmente i procedimenti sono in fase di giudizio: “Gentleman II” e “Athena” davanti al GUP di Catanzaro in giudizio abbreviato, mentre “Kossa” pende in appello dopo la sentenza di condanna di primo grado.

La lotta ai patrimoni illeciti

L’operazione conferma l’impegno della magistratura e della Guardia di Finanza nel colpire non solo le persone ma anche i beni e le risorse economiche riconducibili alle cosche, privandole dei patrimoni illecitamente accumulati e restituendo legalità al territorio.

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