Chi era Nicola La Piccola, il pittore crotonese che il Settecento ha dimenticato?

Un figlio della città tra i protagonisti dell’arte sacra del XVIII secolo, oggi quasi sconosciuto ai più

A cura di Redazione
14 settembre 2025 12:00
Chi era Nicola La Piccola, il pittore crotonese che il Settecento ha dimenticato? -
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Una Mostra Nazionale per Nicola La Piccola, il pittore crotonese del Settecento

CROTONE – Restituire dignità e memoria a un grande artista crotonese del Settecento. È questo l’appello del prof. Romano Pesavento (LEGGI QUI), che ha lanciato la proposta di una Mostra Nazionale dedicata a Nicola La Piccola, pittore nato a Crotone nel 1727 e tra i maggiori interpreti dell’arte sacra e della pittura decorativa del suo tempo.

Formatosi dapprima a Napoli e poi a Roma, La Piccola entrò nello studio del maestro Francesco Mancini e si immerse nel clima del classicismo riformato che stava rinnovando la pittura italiana. Il suo nome, sostenuto da importanti mecenati come il cardinale Alessandro Albani, si legò a grandi cicli decorativi nelle ville e nei palazzi nobiliari della capitale, tra cui villa Albani, palazzo Chigi e palazzo Borghese.

Le sue opere religiose, caratterizzate da uno stile sobrio ed essenziale, si trovano oggi in diverse città italiane: dalla pala di San Francesco a Roma, alla Trinità di Bergamo, fino all’imponente Ultima Cena di Velletri. Ma il legame più forte resta con la sua città natale, dove nel Duomo di Crotone – attualmente chiuso per restauri – è custodita la tela “Il ritorno di Gesù dalla visita ai dottori” (1767), uno dei capolavori della maturità.

«Crotone – afferma Pesavento – deve farsi promotrice di un evento che riporti alla luce la figura di Nicola La Piccola, sconosciuto ai più ma capace di lasciare un segno nel panorama artistico europeo del XVIII secolo».

La proposta, rivolta all’Amministrazione comunale, punta a trasformare la città in centro di riscoperta e valorizzazione di un patrimonio identitario che merita di essere consegnato non solo agli studiosi, ma anche al grande pubblico. Una mostra nazionale che darebbe a Crotone l’occasione di tornare protagonista della scena culturale, partendo dalla memoria di uno dei suoi figli più illustri.

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