Celebrati a Catanzaro e in Calabria gli 80 anni dell'Unesco

Catanzaro e la Calabria hanno celebrato gli 80 anni di UNESCO: Costruire pace e futuro attraverso la cultura

A cura di Redazione
17 novembre 2025 08:35
Celebrati a Catanzaro e in Calabria gli 80 anni dell'Unesco -
Condividi

Anche la Calabria ha celebrato gli 80 anni della fondazione Unesco. A ricordare questa importante data è Teresa Gualtieri, presidente del Club per l’UNESCO di Catanzaro e presidente onoraria della Federazione Italiana dei Club per l’UNESCO – FICLU, che evidenzia come “celebrare questa ricorrenza significa rinnovare l’impegno per un umanesimo condiviso e sostenibile”.

Il Club per l’UNESCO di Catanzaro, coerente col ruolo assegnato ai club dall’UNESCO, che li definisce suoi partner, opera per diffondere la cultura della pace, dei diritti umani, della parità di genere promuovendo iniziative educative e attività di sensibilizzazione che coinvolgono scuole, istituzioni e cittadini. Nel celebrare gli 80 anni dell’UNESCO, il Club di Catanzaro ha rinnovato il proprio impegno, conclude Teresa Gualtieri, consapevole che la pace non è mai conquistata una volta per tutte, ma va costruita ogni giorno nelle case, nelle scuole, nei campi sportivi, e difesa strenuamente combattendo i discorsi d’odio, favorendo il dialogo, l’ascolto e la conoscenza reciproca, come ribadito dall’UNESCO nel 2023 con la nuova  “Raccomandazione sull’educazione alla pace.

Ottant’anni fa, il 16 novembre 1945 a Londra, 41 Paesi fondarono l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) e ne approvarono l’atto costitutivo; il testo, entrato in vigore il 4 novembre 1946, afferma nel preambolo un principio semplice e rivoluzionario: “Poiché le guerre iniziano nella mente degli uomini e delle donne, è nella mente degli uomini e delle donne che devono essere costruite le difese della pace”.

Oggi, in un mondo nuovamente attraversato da conflitti, disuguaglianze e crisi ambientali, spiega Teresa Gualtieri, la missione dell’UNESCO resta più attuale che mai, un punto di riferimento morale e culturale per il multilateralismo, la cooperazione internazionale e la tutela della dignità umana, la casa del dialogo dove si costruiscono consenso, solidarietà e speranza: “UNESCO for the people è il motto del programma del nuovo Direttore Generale, Khaled El-Enany,

I suoi traguardi sono visibili ovunque: nella salvaguardia dei siti del Patrimonio Mondiale, nella protezione delle eredità immateriali/patrimonio vivente, nella promozione dell’educazione inclusiva, nella difesa della libertà d’espressione. Alla stregua di un’utopia in cammino, l’Organizzazione dà voce alle diversità, ricordandoci che la Pace si costruisce con il rispetto delle culture e con la conoscenza, dimostrandolo con i riconoscimenti dei patrimoni transnazionali, concreti miracoli di pace.

Dalla tutela del patrimonio mondiale alla promozione dell’etica nelle nuove tecnologie, dai programmi per l’educazione inclusiva alla salvaguardia delle tradizioni immateriali, sottolinea Gualtieri, l’UNESCO rappresenta da ottant’anni la coscienza culturale del pianeta. L’Italia, con i suoi innumerevoli siti e paesaggi riconosciuti Patrimonio dell’Umanità, con tradizioni e pratiche immateriali, riserve della biosfera e geoparchi è tra i Paesi che più hanno contribuito alla realizzazione di questa visione universale, dimostrando che il patrimonio non è solo eredità del passato, ma risorsa viva per il futuro.

In Calabria, l’UNESCO è presente con le faggete primordiali del Pollino e dell’Aspromonte, la Varia di Palmi, la Riserva della Biosfera della Sila (MaB), i geoparchi del Pollino e dell’Aspromonte, il Codex Purpureus di Rossano, la learning city e una cattedra Unesco a Reggio Calabria; e ancora, i suoi principi costituiscono una guida preziosa nelle azioni di valorizzazione dei borghi, nella tutela del paesaggio costiero e nell’impegno per l’educazione alla sostenibilità.

Segui CalabriaOk