Catanzaro, Noto alza l’asticella: “Centro sportivo in città e una squadra per sognare”
Il presidente giallorosso ha incontrato la stampa al “Ceravolo” per la tradizionale conferenza programmatica: bilanci, obiettivi e progetti futuri

L’ottava stagione di Floriano Noto alla guida del Catanzaro si apre con rinnovata fiducia e ambizioni chiare. Nella conferenza stampa tenuta ieri pomeriggio allo stadio “Ceravolo”, il presidente giallorosso ha tracciato le linee guida per il presente e il futuro della società, senza rinunciare a qualche riflessione sul recente passato.
IL FUTURO TRA SOGNI E PROGETTI
Il patron ha confermato i progressi verso uno degli obiettivi più attesi: «Il centro sportivo è un traguardo fondamentale. Abbiamo mosso passi concreti, entro due anni Catanzaro avrà una struttura moderna, con foresteria e spazi per prima squadra e settore giovanile. Sarà un investimento tecnico e patrimoniale che darà valore al club».
Senza citare apertamente la parola “Serie A”, per scaramanzia, Noto non ha nascosto le ambizioni: «Il fatto che non vogliamo fare il passo più lungo della gamba non significa che non sogniamo. Quando arriverà il momento giusto, con tutte le carte in regola, non lasceremo nulla di intentato. Questo Catanzaro può puntare in alto, a patto che ci sia unità di intenti, come già dimostrato in passato».
PRESENTE E COMPETITIVITÀ
Il nuovo campionato di Serie B si annuncia particolarmente equilibrato. «Rispetto allo scorso anno credo che la competitività sia aumentata: oggi almeno 10-12 squadre lotteranno fino alla fine. Ciò comporta una classifica corta: mentre cerchi i playoff, rischi anche di dover guardarti le spalle», ha spiegato Noto.
Quanto al ruolo dei giallorossi: «La salvezza è il primo obiettivo, ma non ci accontentiamo. Le ultime due stagioni ci hanno visto protagonisti, vogliamo ripeterci. Abbiamo costruito una rosa che può giocarsela con chiunque e io ci credo».
UNA ROSA GIOVANE MA DI VALORE
Il presidente ha rivendicato le scelte fatte in sede di mercato: «Abbiamo voluto sterzare rispetto al passato, costruendo una base di valore tecnico e patrimoniale. Alcuni avranno più spazio, altri meno, ma crediamo in tutti. Prendo l’esempio di Seha: su di lui abbiamo investito con un contratto quadriennale, siamo certi che diventerà un calciatore importante».
Noto ha sottolineato come il calcio sia fatto di cicli, spiegando l’addio di figure simbolo come Biasci e Scognamillo: «Li avremmo tenuti volentieri, ma hanno scelto diversamente. Non resta che ringraziarli per quanto hanno dato alla maglia».
MERCATO E LINEA DI CONDOTTA
Non è mancata una frecciata alle indiscrezioni non sempre attendibili: «Una cosa è fare informazione, un’altra è inventare nomi. Alcuni profili non sono stati trattati perché improponibili a livello di budget: non si può creare uno spogliatoio con dislivelli insostenibili. Qualcuno ci critica perché non facciamo colpi pesanti, ma il mercato ha dinamiche particolari. Alcune operazioni maturano solo nel rush finale, quando sarà il momento ci concederemo qualche lusso in più».
LA CONSAPEVOLEZZA DEL PASSATO
Guardando indietro, Noto ha espresso soddisfazione per quanto costruito: «Abbiamo dimostrato che cambiare allenatore non porta sempre benefici. Tenere la barra dritta con Caserta è stata la scelta giusta e i risultati lo hanno confermato».
Infine, un riconoscimento personale: oggi Noto è, dopo Nicola Ceravolo, il secondo presidente del Catanzaro a sedere nel consiglio di Lega di Serie B. Un segno di prestigio che si aggiunge ai traguardi sportivi e patrimoniali della società.