Catanzaro - «La vicenda Le Giare è una ferita che non si è mai rimarginata nel cuore e nella mente di chi l’ha vissuta»
Il Sindaco Fiorita ricorda quella tragica notte che rappresenta un «monito affinché simili tragedie non si ripetano più»

Catanzaro - La vicenda di Le Giare è una ferita che non si è mai rimarginata nel cuore e nella mente di chi l’ha vissuta, ma rappresenta, allo stesso tempo, uno spartiacque che, dal lontano 2000, guida le coscienze di tutti noi rispetto al tema complesso e sempre urgente del dissesto idrogeologico. Davanti alla fragilità del territorio calabrese, è doveroso che chi riveste ruoli di responsabilità, così come ogni singolo cittadino, investa ogni energia possibile nella cultura della prevenzione e della sicurezza. Il Sindaco fiorita ha inteso inviare un messaggio per commemorare e non dimenticare.
“Sono trascorsi 25 anni da quella tragica notte che ha spezzato via, in un fiume di fango, tredici vite umane nel camping Le Giare a Soverato. Una sera di fine estate, che sarebbe dovuta rimanere nei ricordi come un momento di festa, ha segnato per sempre la memoria di un comunità che si ritrova, ogni anno, unita nel ricordo e nel dolore. Storie di famiglie, come quella dei volontari Unitalsi, che si intrecciano, ancora oggi, nel commemorare chi non c’è più, sottolineando lo straordinario altruismo di quanti, quella notte, sacrificarono finanche la propria vita per salvare quella degli altri.
La vicenda Le Giare è una ferita che non si è mai rimarginata nel cuore e nella mente di chi l’ha vissuta, ma rappresenta, allo stesso tempo, uno spartiacque che, dal lontano 2000, guida le coscienze di noi tutti rispetto al tema complesso e sempre urgente del dissesto idrogeologico. Davanti alla fragilità del territorio calabrese, è doveroso che chi riveste ruoli di responsabilità, così come ogni singolo cittadino, investa ogni energia possibile nella cultura della prevenzione e della sicurezza. Il ricordo delle tredici vittime continua, da venticinque anni a questa parte, a rappresentare un monito affinché simili tragedie non si ripetano più, trasformando il dolore in coraggio, mettendo in campo azioni e comportamenti che guardano al bene delle future generazioni”.