Catanzaro - I ragazzi dell’Ipm di Catanzaro in scena per realizzare i sogni dei piccoli pazienti

Catanzaro - Un palco, tante storie. Storie di sofferenza e di coraggio, di errore e di rinascita, di malattia...

A cura di Redazione
08 giugno 2025 17:18
Catanzaro - I ragazzi dell’Ipm di Catanzaro in scena per realizzare i sogni dei piccoli pazienti -
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Catanzaro – Un palco, tante storie. Storie di sofferenza e di coraggio, di errore e di rinascita, di malattia e di speranza. È da questa straordinaria trama di vite che nasce l’evento promosso dall’associazione Acsa&Ste ETS e dalla Camera Penale di Catanzaro, in collaborazione con l’Istituto penale per i minorenni (Ipm) di Catanzaro, il Teatro Comunale, l’Agenzia Present&Future e con il prezioso sostegno dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Renato Dulbecco”, guidata dal commissario straordinario Simona Carbone.

Un’iniziativa speciale, profondamente umana, che ha visto protagonisti i giovani detenuti dell’Ipm di Catanzaro impegnati nella messa in scena di un’opera di Eduardo De Filippo. Ma lo spettacolo – divertente e ben riuscito grazie al “tocco” e alla sensibilità del regista Rodolfo Calaminici –  è stato solo il veicolo di un messaggio ben più profondo: attraverso la cultura, l’arte e la responsabilità sociale, è possibile costruire ponti tra percorsi di vita apparentemente lontani.

L’idea di realizzare l’evento nasce proprio dai ragazzi dell’Ipm, desiderosi di contribuire concretamente al progetto “We Will Make Your Dream Come True”, che da anni regala sogni ai bambini ricoverati nei reparti pediatrici dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Renato Dulbecco”, offrendo momenti di gioia e normalità a chi sta affrontando il difficile percorso delle terapie oncologiche.

«È un progetto che tiene insieme educazione, cultura, empatia e responsabilità sociale – hanno dichiarato il dottor Giuseppe Raiola, presidente di Acsa&Ste ETS, e l’avvocato Francesco Iacopino, presidente della Camera Penale “Cantafora” –. Aiutiamo i bambini malati, ma restituiamo anche dignità a ragazzi troppo spesso etichettati e dimenticati. È una battaglia educativa che dobbiamo combattere tutti insieme».

Il senso profondo della serata è racchiuso nella bellezza della reciprocità: ragazzi che hanno sbagliato e che oggi percorrono una strada di rieducazione donano il proprio impegno e il proprio talento a bambini che lottano contro la malattia. Due fragilità che si incontrano e si sostengono, in un abbraccio che restituisce dignità e speranza. Come ha sottolineato la dottoressa Maria Concetta Galati: «Questo spendersi reciprocamente la mano tra persone che hanno vissuto la sofferenza è meraviglioso e fa sperare nel futuro».

Quello andato in scena al Teatro Comunale di Catanzaro è stato molto più di uno spettacolo. È stato un potente messaggio di giustizia riparativa, di umanità e di speranza. È stato il segno che anche nei contesti più difficili possono germogliare bellezza, consapevolezza e generosità.

Perché dietro ogni errore può esserci una rinascita. E dietro ogni sorriso donato a un bambino c’è un futuro che riprende colore.

E come si legge ai piedi del palco intitolato a Nino Gemelli: “Il sogno di Eduardo… insieme si può”.

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