Castrovillari -Il mondo in una piazza, chiusa la 39ª Estate Internazionale del Folklore
Sette Paesi, un solo palco e un unico linguaggio: quello della cultura e dell’umanità condivisa

Castrovillari - Si è chiusa con un entusiasmante gran finale la 39ª edizione dell’Estate Internazionale del Folklore e del Parco del Pollino, confermandosi ancora una volta come una delle manifestazioni più autentiche e sentite nel panorama culturale internazionale.
Il direttore artistico Antonio Notaro ha aggiunto:
«Ogni anno è un viaggio che ci arricchisce. La forza del folklore è nella sua umanità, nella condivisione e nel rispetto reciproco. Questo festival è un’opera collettiva che cresce grazie alla passione di tanti.»
Castrovillari, per l’intera durata della kermesse, si è trasformata nel cuore pulsante del mondo, un autentico crocevia di culture, suoni e tradizioni, in cui l'incontro tra i popoli si è fatto emozione condivisa.
A sottolineare l’importanza dell’evento, le parole del Sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito, che ha dichiarato:
«Questo festival è l’anima culturale della nostra città. Rappresenta non solo la bellezza della tradizione, ma soprattutto la capacità di costruire ponti tra le persone, in un tempo in cui il dialogo e la comprensione sono più che mai necessari.»
Sul palco allestito in Piazza D’Arienzo si sono alternati i gruppi folklorici provenienti da Cile , Armenia, Venezuela, Messico, Botswana, Martinica e Albania, in un crescendo di emozioni, colori e contaminazioni artistiche.
A rappresentare l’Italia, naturalmente, il gruppo ospitante “Città di Castrovillari”, che ha regalato al pubblico un tuffo nel passato con danze, musiche e costumi della tradizione. Particolarmente emozionante il momento in cui il direttore artistico, Antonio Notaro, ha smesso i panni istituzionali per imbracciare la fisarmonica e accompagnare il suo gruppo in un viaggio musicale carico di memoria e passione.
Anche il Presidente del Parco Nazionale del Pollino, Luigi Lirangi, ha voluto esprimere il proprio apprezzamento:
«Questo festival esprime perfettamente l’anima del nostro Parco: un luogo in cui la natura, la cultura e la diversità convivono in armonia. Sostenere questa manifestazione significa credere in un futuro fatto di convivenza e rispetto.»
Il Presidente nazionale della F.I.T.P. (Federazione Italiana Tradizioni Popolari), Gerardo Bonifati, ha così commentato:
«La 39ª edizione testimonia quanto il folklore sia ancora oggi un potente strumento di connessione tra le genti. A Castrovillari abbiamo assistito a un'espressione viva e sincera del patrimonio immateriale dell’umanità, che va tutelato e valorizzato.»
Tra i momenti più toccanti, l’esibizione del giovanissimo Carmine Mazzotta, autore del brano A cuore aperto, diventato inno ufficiale del festival. Un brano che è riuscito a racchiudere lo spirito inclusivo della manifestazione, testimoniato anche dalla straordinaria orchestra mista composta dai musicisti dei vari gruppi partecipanti. Un simbolo potente di come le diversità possano fondersi in una sola grande melodia.
A portare il saluto al “Popolo del Festival”, il sindaco, Domenico Lo Polito, il Presidente Nazionale F.I.T.P., (Federazione Italiana Tradizioni Popolari) Gerardo Bonifati, il Presidente del Parco Nazionale del Pollino, Luigi Lirangi e per UFI (Unione Folclorica Italiana) Eugenio Alampi.
«La forza dell’Estate Internazionale del Folklore è nella sua autenticità. Non è solo spettacolo, ma formazione, scambio e comunità. Questo festival ha un’anima e riesce a trasmetterla: per noi dell’UFI è un faro nel panorama nazionale ed europeo delle tradizioni popolari.»
Ancora una volta, l’Estate Internazionale del Folklore ha dimostrato di essere molto più di un evento artistico: è un ponte tra i popoli, un inno alla diversità e un’esperienza che unisce nel segno dell’umanità e della cultura condivisa.
Il direttore artistico, Antonio Notaro, ringrazia quanti si sono spesi per la riuscita della manifestazione: dal supporto tecnico del Gruppo Folklorico, “Città di Castrovillari”, a tutti gli accompagnatori e interpreti sotto la direzione di Rosangela Purcigliotti, la segreteria del festival, capeggiata da Paola Napoletano, Paolo La Falce, per la realizzazione grafica dell’immagine del Festival, l’ufficio stampa, curato da Anna Rita Cardamone, la realizzazione dei video a cura di Carlo Catucci, Arca Communication, tutte le TV, Radio, giornali, siti web, che hanno dato voce all’evento, ai fotografi che hanno immortalato ogni istante della manifestazione, alle associazioni che si sono occupate degli eventi culturali, dell’Associazione Centro Studi e Ricerche EUNOMIA, Ass. Kontatto Production, dell’Associazione “Mystica Calabria”, Ass. Dojo Bushi, Ass. A.F.D., Ass. Fader J For Talent, Anna De Gaio Presidente Commissione Pari Opportunità, per la parte culturale del festival, alle guide del Parco del Pollino, alla coreografa, Tilde Nocera, alla presentatrice, l’antropologa-giornalista, Geneviève Makaping ai volontari, alle forze dell’ordine, agli sponsor e al “Popolo del Festival” che anche in questa edizione, non ha fatto mancare il proprio sostegno; alla CRI, al service di Ivan Gatti, a Don Carmine de Bartolo, Rettore della Basilica Minore Santa Maria del Castello, a Chiara Gatto a S.E.Mons. Francesco Savino, per la tradizionale “Messa della Pace”, a Carmine Mazzotta per il brano “A cuore aperto” diventato l’inno della kermesse ed ancora, Daniele Nocera, Rosario Rummolo, Giuseppe Loricchio, Giuseppe Pace e Benito Trocino, la logistica capitanata da Franco Oliveto, ai dirigenti scolastici, ai gruppi presenti in questa edizione:CILE , ARMENIA, VENEZUELA, MESSICO, BOTSWANA, MARTINICA E ALBANIA,e naturalmente ITALIA, con il Gruppo Folklorico, ospitante la kermesse, “Città di Castrovillari. Ed ancora all’Associazione Culturale E.I.F, Comune di Castrovillari, Parco Nazionale del Pollino, Regione Calabria, Provincia di Cosenza, Gas Pollino, al brand Castrovillari Città Festival, agli sponsor privati e all’egida del CIOFF.