Castrovillari capitale del cinema internazionale: chiusa con successo la sesta edizione di i-fest

Undici giorni di proiezioni, masterclass e grandi ospiti da Stefania Sandrelli a Thomas Vinterberg: il festival diretto da Giuseppe Panebianco si conferma tra i più innovativi e apprezzati d’Italia

A cura di Redazione
15 settembre 2025 18:24
Castrovillari capitale del cinema internazionale: chiusa con successo la sesta edizione di i-fest -
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 Si è concluso con grandissimo successo di pubblico e notevoli riscontri della critica l’edizione 2025 di i-fest International Film Festival, evento cinematografico organizzato dall’associazione White Side Group con la direzione artistica di Giuseppe Panebianco e la direzione operativa di Glauce Valdini, che dallo scorso 4 settembre ha trasformato la cittadina di Castrovillari, da alcuni anni brandizzata istituzionalmente come “Città Festival” per la quantità e qualità degli eventi culturali organizzati nel corso dell’anno sul suo territorio comunale, nella capitale calabrese del cinema internazionale.

 Dopo 11 giorni pieni zeppi di appuntamenti di ogni tipo dedicati al grande schermo, molti dei quali volti ad omaggiare la divina Stefania Sandrelli, icona del cinema italiano a cui è stata dedicata questa strepitosa sesta edizione dell’i-fest, e di grandi ospiti, tra cui Lina Sastri, Lunetta Savino, Stefano Sardo e la stessa Stefania Sandrelli, dunque, ieri (domenica 15 settembre) l’evento castrovillarese che ormai da anni rappresenta una delle realtà cinematografiche più interessanti della Calabria e uno dei festival più innovativi ed apprezzati d’Italia ha vissuto la sua ultima, appassionante giornata all’interno dello splendido Teatro Vittoria.

 Nel pomeriggio, l’uno dopo l’altro sono stati proiettati tutti i corti vincitori del contest internazionale Orizzonti 2025, mentre in serata, in occasione della messa in onda del film “Il Sospetto”, intenso dramma sulla fragilità della verità e sulla violenza del pregiudizio a firma del regista Premio Oscar Thomas Vinterberg, il regista danese, che nella serata di gala di sabato era stato protagonista di una profonda chiacchierata con il direttore artistico Giuseppe Panebianco, è intervenuto a sorpresa ed ha voluto portare il suo saluto al fedele e numerosissimo pubblico dell’i-fest anche in occasione della proiezione film di chiusura dell’evento, rientrante nella corposa Retrospettiva a lui dedicata.

Sabato 13 settembre, invece, le attività avevano preso il via in orario mattutino alla Catasta  di Campotenese, splendido e innovativo hub del Parco Nazionale del Pollino, con  la seguitissima masterclass di Peter Greenaway, uno dei registi più audaci e visionari del cinema mondiale, che nel corso della sua prestigiosa carriera ha diretto interpreti straordinari come Helen Mirren, Ewan McGregor, Tim Roth, Juliet Stevenson e Vivien Wu, firmando film di grande successo come “I misteri del giardino di Compton House”, “Il ventre dell’architetto”, “Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante”, “Prospero’s Books” e The Pillow Book.

Dialogando amabilmente con il direttore di Longtake Andrea Chimento, il regista britannico ha raccontato all’interessata e competente platea (composta da giornalisti, critici cinematografici ed operatori del settore provenienti da tutta Italia) come e perché con il suo originalissimo sguardo nella camera abbia rotto tutte le convenzioni narrative, fondendo pittura, musica, architettura e letteratura in un linguaggio filmico unico.

Dopo le proiezioni pomeridiane (che come i giorni precedenti hanno avuto ad oggetto alcuni dei 72 lavori selezionati suddivisi nelle 12 rassegne fuori concorso), alle 20 con i tradizionali appuntamenti del red carpet e del photocall ha preso il via l’ultima delle tre serate di gala ospitate nel magico scenario del Castello Aragonese, condotta dal patron Giuseppe Panebianco, che è stato affiancato, per l’occasione, da Miriam  Galanti, una delle tre giovani attrici diplomatesi al  Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma (le altre erano Chiara Vinci ed Eva Cela) che nel corso della serata oltre a proporre al pubblico i loro splendidi monologhi, sono state protagoniste anche in veste di presentatrici.

La serata è iniziata con la presentazione del progetto Cultural Bridge, ideato al fine di costruire un ponte culturale ed esperienziale tra le due regioni in cui si svolge i-fest (Calabria e Sicilia) e realizzato in collaborazione con l’Università di Palermo, che ha visto salire sul grande e scenografico palco disegnato ad hoc da Mario Garrambone il professore Rino Schembri, docente di “Tecniche Cinematografiche” e una delegazione di studenti dell’ateneo palermitano, dei quali è stato proiettato l’applauditissimo corto musicale intitolato “Il cinema di John Landis”, molto apprezzato anche dal regista statunitense famoso per aver spaziato dalla commedia all’horror, che ha mandato loro un video messaggio, trasmesso sul grande schermo.

 A seguire, poi, sono stati consegnati tutti i premi assegnati nell’ambito del Contest internazionale “Orizzonti 2025” (realizzati artigianalmente dal maestro orafo Stefano Marino), a cominciare da quello inerente al progetto speciale “Cinema Senza Confini”, assegnato dai detenuti della Casa Circondariale “Rosetta Sisca” di Castrovillari a “L’Acquario” e consegnato dal direttore Giuseppe Carrà e dal Comandante della Polizia Penitenziaria Carmine Di Giacomo al regista Gianluca Zonta e dai premi inerenti la sezione dei Feature Film, per cui la giurata Isabella Lapalorcia ha annunciato la menzione speciale per “Three Days of Fish”, e i premi di Miglior Regia per “Gina” e Miglior Feature per “Obraz”, consegnato al regista montenegrino Nikola Vukcevic.

 Il Premio Young 2025 a è andato al piccolo Paolo Calvano, mentre per gli short film l’autorevole giuria tecnica composta da Marcello Foti, Rino Schembri, Anton Giulio Onofri, Valerio Caprara, Chiara Pasanisi e Sergio Bonanzinga, Jovana Dimitricevic, Joana Gheorghias e Gordana Ristic ha assegnato il premio Miglior Sceneggiatura Originale a “I’m not a Robot” (già vincitore del Premio Oscar), Miglior Regia a “Perfectly a Strangeness”, mentre quello come Miglior Attore è stato vinto e ritirato dall’attore madrileno Santiago Cardelus Ruiz Alberdi per la sua spettacolare interpretazione in “La Piscina”.

Menzione Speciale come Miglior Short è andata a “Majoneze”, che si è aggiudicato anche il premio come Miglior Colonna Sonora Originale; entrambi i premi sono stati  ritirati dagli attori protagonisti Caterina Bagnulo e Sean Cubito, che proprio sul palco dell’i-fest hanno annunciato in anteprima che il corto è stato inserito nella long list degli Oscar 2026.

Il premio come Miglior Short e il Premio Speciale della Giuria, infine, sono andati ad “Anuja”.

 Dopo le premiazioni, la serata è proseguita con il conferimento degli i-fest Special Awards (creazioni del maestro orafo Michele Affidato) al regista serbo Miroslav Lekic, premiato dal vice ambasciatore Milos Stipic, e al regista Premio Oscar Thomas Vinterberg, premiato dal presidente della Calabria Film Commission Anton Giulio Grande al termine di una intervista nel corso della quale il regista danese, stimolato dalle pertinenti domande del direttore artistico e dai contributi video realizzati da Glauce Valdini, si è raccontato al pubblico con grande sincerità, affermando: “Fare un film è un po’ come buttarsi da una scogliera senza sapere se sotto c’è l’acqua o meno. A me sono capitate entrambe le cose e sono state entrambe esperienze formative”.

Dopo essersi dichiarato profondamente innamorato dell’Italia e del modo di affrontare la vita degli italiani, Vinterberg ha speso, parole bellissime per Mads Mikkelsen, protagonista di alcuni suoi capolavori come “Il Sospetto” e “Un altro giro” (vincitore dell’Oscar nel 2021) ammettendo: “Quando lo dirigo mi sento particolarmente ispirato. Abitiamo vicini anche non ci vediamo spesso perché siamo sempre in viaggio, ma quando stiamo insieme è come stare in famiglia. Spero di fare altri film con lui”.

 Alla domanda finale su quanto vincere un Oscar cambi la vita ad un regista, Vinterberg, dopo aver ammesso che vincere l’ambìta statuetta sia il sogno di qualsiasi filmaker, ha aggiunto “…un regista, però, deve tenere i premi dietro le spalle e deve puntare la camera sempre verso il mondo e mai verso se stesso”.

Chiusa in grandissimo stile questa sesta edizione, organizzata con il sostegno di MiC, Calabria Film Commission, Comune di Castrovillari e GAL Pollino, in collaborazione con Centro Sperimentale di CinematografiaUniversità di Palermo, Cineteca di Bologna e Italian Film Institute, con il patrocinio di ENIT, Nuovo Imaie e SIAE e di numerosi altri partner nazionali ed internazionali (figurano ben 18 tra Ambasciate e Istituti di Cultura) e con le prestigiose media partnership di MyMovies e Longtake, gli organizzatori del festival che negli ultimi anni ha ospitato, tra i tanti, i premi Oscar Paul Haggis e Cuba Gooding Junior, la Palma d’Oro Cristian Mungiu, nonché attori e registi del calibro di Milcho Manchevski, Giancarlo Giannini, Maria Grazia Cucinotta, Milcho Manchevski Sandra Milo, Franco Neri, Raoul Bova, Lino Banfi, Madalina Ghenea, Nino Frassica, Veronica Maya, Alessandro Haber, Aida Yespica, Matteo Garrone, Milena Vukotic ecc., danno appuntamento al prossimo anno, con una nuova, appassionante edizione che porterà nuovamente il miglior Cinema italiano ed internazionale ai piedi del Pollino.

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