Castelsilano - Il nuovo album di Salvatore Mazzei dà voce alla Calabria dimenticata
Castelsilano – Salvatore Mazzei, imprenditore e cantautore per passione, insieme al suo gruppo “I Kalacunta”, ci regala un’opera che unisce musica e memoria storica: “Cento anni di storia: dal Brigant...

Castelsilano – Salvatore Mazzei, imprenditore e cantautore per passione, insieme al suo gruppo “I Kalacunta”, ci regala un’opera che unisce musica e memoria storica: “Cento anni di storia: dal Brigantaggio alla Repubblica”. Il nuovo album, composto da sette brani inediti, offre un viaggio attraverso un secolo di vicende che hanno segnato la storia d’Italia e della Calabria, dalla fase risorgimentale fino alla nascita della Repubblica. Non è solo un racconto cronologico, ma un atto d’amore verso la terra natia che ha vissuto le grandi trasformazioni nazionali da protagonista silenziosa, spesso trascurata dalla narrazione ufficiale.
La Calabria tra speranze e sacrifici
L’autore, originario di Castelsilano, è da sempre impegnato nel recupero della memoria storica della sua terra. Con questo album, accende una luce sulle vicende poco conosciute della Calabria durante i momenti cruciali della storia d’Italia.
Il Risorgimento, che tradizionalmente viene celebrato come il momento di unità e riscatto nazionale, assume in questo contesto una dimensione più complessa. La Calabria, con i suoi briganti e patrioti, emerge come terra di lotte e contraddizioni, capace di sognare un futuro migliore ma spesso tradita dalle promesse. Non si limita a raccontare, ma costruisce un vero e proprio paesaggio sonoro in cui convivono tradizione e innovazione. Strumenti tipici calabresi come la chitarra battente a quattro corde, si intrecciano con arrangiamenti moderni, creando un’atmosfera evocativa e senza tempo.
Un progetto culturale, oltre che musicale
“Cento anni di storia: dal Brigantaggio alla Repubblica” è più di un semplice album. È un invito a riscoprire la storia della Calabria e del Sud Italia, a riflettere su come il passato abbia plasmato il presente e su come le identità locali possano essere parte di un racconto nazionale più inclusivo. Mazzei non offre risposte facili, ma pone domande che toccano corde profonde, richiamandoci all’importanza di ascoltare le voci dimenticate della storia.
L’opera è disponibile su tutte le piattaforme digitali e, successivamente, in formato fisico, corredata da un opuscolo digitale contenente spiegazioni, testi inediti e fotografie. Seguirà un tour di presentazione, nel quale il pubblico potrà immergersi in un’esperienza musicale e culturale unica.
Con questo album, Mazzei dimostra che la musica può essere uno strumento potente per raccontare ciò che non si trova nei libri di scuola: la memoria collettiva di un popolo, fatta di sacrifici, sogni e resilienza. Una memoria che, attraverso la sua voce, torna finalmente a vivere.