Cariati, Centri Storici come Parchi Giochi Naturali per le feste dei bambini

Nuova sfida Otto Torri, 27 anni dopo l'Euromed Meeting

A cura di Redazione
22 agosto 2025 17:00
Cariati, Centri Storici come Parchi Giochi Naturali per le feste dei bambini -
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Cariati - I centri storici dell’entroterra calabrese possono e devono diventare veri e propri parchi ludici per bambini all’aperto. Non servono infrastrutture faraoniche, finanziamenti milionari o progettazioni cervellotiche per i prossimi decenni. Volendo, non servono neppure tanto istituzioni e politica locale. Basta soltanto un po’ di inventiva, un po’ di buona volontà, meno pigrizia fisica e mentale ed anche un po’ di voglia di fare per davvero i genitori ed i nonni con figli e nipoti, accompagnandoli ed insegnando loro a divertirsi con la sola immaginazione lì dove tutto è iniziato.

 

COME UNA FESTA DI COMPLEANNO TRASFORMA UN BORGO IN UN EVENTO

Ne era e resta convinto oggi più di ieri il comunicatore Lenin Montesanto, direttore della storica associazione europea Otto Torri sullo Jonio che, replicando, re-interpretando e ri-adattando in funzione delle esigenze di bambini e famiglie il metodo ed il format del memorabile Euromed Meeting di qualche ventennio fa, ha organizzato e proposto ad una nutrita pattuglia di piccoli e piccolissimi, accompagnati dai loro genitori, di festeggiare il sesto compleanno di una loro compagna di classe e di giochi, con una speciale gita territoriale con annessa caccia al tesoro, tra le otto torri della Cittadella Fortificata Bizantina di Cariati.  

 

UNA SPECIALE CACCIA AL TESORO PER SCOVARE I MARCATORI IDENTITARI

I bambini hanno raggiunto il Centro Storico di Cariati in bus da Corigliano-Rossano. All’arrivo sono stati accolti con il super gelato artigianale Fortino e subito dopo hanno preso parte alla speciale scoperta di gruppo, all’interno della cinta muraria. L’obiettivo, spiegato ai più piccoli, gelato in mano, era scovare delle cartoline raffiguranti in chiave pop alcuni Marcatori Identitari Distintivi (MID) della Calabria Straordinaria: da Scilla e Cariddi al Teorema di Pitagora, dal Bos Primigenius di Papasidero a Luigi Lilio, da Sybaris a Ferramonti di Tarsia (che molti dei partecipanti allo speciale compleanno, in particolare i bambini del Polo d’Infanzia Magnolia conoscevano già perché tappa di una delle loro visite guidate), da Nosside di Locri ad Italía al Codex Purpureus Rossanensis.

 

MA ANCHE UN’OCCASIONE PER PROMUOVERE EDUCAZIONE ALIMENTARE  

Lo sapevi che la Coca Cola e le patatine in busta fanno male? Meglio un buon succo di frutta naturale e le patate che pelava e friggeva la nonna. E lo sapevi che nelle torte di compleanno si nascondono spesso tanti coloranti? Meglio una torta panna e cioccolato fatta a casa, dalla mamma. Anche il prosciutto cotto nei panini fa male; meglio quello crudo o una fetta di caciocavallo di latte vero. Sono, questi, soltanto alcuni dei messaggi contenuti sul retro delle cartoline dedicate ai MID che i bambini hanno fatto a gara a trovare all’interno di uno dei torrioni oppure nascosti dietro ad una persiana o sotto una pietra lungo il percorso che, tra vicoli e strettoie, affacci ed archi, ha condotto tutta la carovana di bambini in festa fino al Corso XX Settembre.

 

DIETRO LE CARTOLINE CON I MID PROVOCAZIONI SUL CIBO SPAZZATURA

E quando ti propongono la cotoletta di pollo per bambini al ristorante – era scritto su un’altra cartolina – chiedi sempre se è quella buona della macelleria locale. Ma lo sapevi che la Nutella – era il testo di un’altra cartolina MID – contiene molto zucchero (che fa male!) e poco cioccolato? Meglio un buon pezzo di cioccolato vero e tutto da mordere. Lo sapevi che i famosi golini delle feste – questa un’altra provocazione sul cibo spazzatura spesso passato ai più piccoli – sono spesso fatti con farine scadenti? Meglio un buon pezzo di pizza artigianale o fatto a casa dalla mamma. Ed ancora, lo sapevi che i wurstel sono fatti con i peggiori scarti delle carni e che fanno molto male. Meglio una polpetta di carne o di ricotta come la facevano le nonne. Infine, lo sapevi che il pesce è meglio della carne e che quello dei nostri mari è ancora più buono? Prova – questo il testo di un’altra delle tante cartoline scovate dai bambini in gara – quanto è buona la cotoletta con le nostre alici e fritta in extravergine.

 

ESPERIENZE, IL LABORATORIO ARTIGIANALE DI LAVORAZIONE DELLA CRETA

Tra le esperienze già sperimentate con successo durante le varie edizioni dell’Euromed Meeting di Otto Torri, proposte agli speciali piccoli esploratori e ovviamente la più apprezzata, anche la lavorazione della creta al torchio con il maestro vucalaro Leonardo De Dominicis che (oggi come oltre venticinque anni fa) li ha guidati nella realizzazione di piccoli vasi. 

 

IDENTITÀ A TAVOLA ANCHE PER I BAMBINI: ALICI E SUCCO DI CLEMENTINE

Ma perché, nella ristorazione diffusa, il menù per bambini deve spesso essere perfino peggiore di quello degli adulti? Niente pizza con wurstel e patatine. Anche l’esperienza a tavola, per grandi e piccoli è stata identitaria: con le ricette della tradizione ed i piatti locali proposti da ‘A Cantina (il formaggio, la polpetta di melanzana, la cotoletta di alici, le patate vere), il brindisi con il succo di clementine, 100% frutta senza zuccheri aggiunti (bollicine rigorosamente calabresi de iGreco per gli adulti) e la torta della nonna, quella di una volta, naturale, senza sospetti cromatismi ed ancor più senza sospetti rialzi non commestibili.  

 

#IOMANGIOBENE A SCUOLA, A CASA, OVUNQUE. Era, questa, la frase impressa sulla shopper bag consegnata come gadget ai piccoli invitati: conteneva non caramelle ma crustuli tradizionali del Panificio Marsico ed anche qui una cartolina sui MID come souvenir della festa. 

 

RESIDENTI E VISITATORI CREDEVANO DI ASSISTERE AD UN EVENTO

Ad accompagnare il festosissimo gruppo di bambini e genitori che in fila per circa tre ore hanno animato tutte le stradine e le piazzette della Cittadella cariatese, con residenti e visitatori che quasi credevano di assistere ad un evento, insieme a Lenin Montesanto e Francesca Felice, vi erano anche, Massimiliano Montesanto, Giovanna Coletta e Cristiana Smurra, già responsabili organizzativi di diverse edizioni passate dell’Euromed Meeting, Giovanni Filareti inventore del format ‘A Cantina, indiscusso valore aggiunto della destinazione esperienziale Cariati e tra i più convinti sostenitori di Otto Torri sullo Jonio e Damiano Montesanto, già Sindaco di Cariati nel 1997-2000, al quale si deve la condivisione e l’organizzazione da parte dell’allora Amministrazione Comunale di quell’evento turistico-esperienziale (la famosa École d’Été in management dell’identità), all’epoca un fatto straordinario e senza precedenti e rimasto per decenni e fino ad oggi insuperato per numeri, originalità, qualità e prospettive. – Insieme agli accompagnatori e ai diversi ospiti anche la direttrice del Polo Infanzia Magnolia, la pedagogista Teresa Pia Renzo.

 

IL PRIMO EUROMED MEETING NEL 1998: EVENTO DI QUALITà INSUPERATO

Correva l’anno 1998 quando, proprio nel bel mezzo di agosto, le otto torri sullo jonio di Cariati accoglievano, i primissimi 30 studenti universitari del Centro Europa partecipanti ad un’iniziativa che, subito definita uno speciale Erasmus al contrario (dalle sedi universitarie al Sud Italia!), nelle sue successive 13 edizioni di successo e con circa 1000 giovani attratti ed ospitati da tutto il mondo, divenne la più grande scuola estiva in management dell’identità mai organizzata nel Meridione.

 

DA INTUIZIONE DI MARKETING TERRITORIALE A STRUMENTO PEDAGOGICO 

Oltre 25 anni dopo, quell’insuperata e pionieristica intuizione di marketing territoriale e quella sfida concettuale e culturale promossa da Otto Torri sullo Jonio, con i ventenni dell’epoca e coetanei dei partecipanti all’evento, genitori di oggi con figli e nipoti, si declina perfettamente in un efficace strumento pedagogico, divertente ed alternativo per iniettare nei più piccoli antidoti alla oicofobia ed anche per suggerire - scandisce Montesanto - nuove esperienze replicabilissime per frenare l’abbandono dei centri storici. Più Politica di questa? 

 

LENIN MONTESANTO: RIAPPROPRIARSI DELLA PROPRIA IDENTITÀ GIOCANDO 

L’obiettivo – chiosa Lenin Montesanto – è preciso: stimolare col gioco e con la creatività, la riappropriazione dei propri luoghi insieme a propri genitori e nonni, a partire dai quei borghi dai quali spesso origina la stessa radice familiare: luoghi e simboli da vivere e far condividere ai più piccoli, anche e soprattutto nelle loro feste più attese ed importanti, vedi i compleanni, come inedite aree giochi naturali ed all’aperto, sostitutive di totem e cliché spesso senz’anima e perfino alienanti di cui alle nostre latitudini, con un patrimonio diffuso, bello e fruibilissimo di borghi e campagne, spiagge e montagne, bambine e bambini possono benissimo fare a meno. –

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