Calabria, il progetto di Pasquale Tridico: dieci punti per sviluppo e territori

Il candidato del campo largo lancia un programma in dieci punti, senza partiti né slogan politici, con attenzione a territori e cittadini

A cura di Redazione
08 settembre 2025 15:15
Calabria, il progetto di Pasquale Tridico: dieci punti per sviluppo e territori -
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A Catanzaro Pasquale Tridico ha ufficialmente presentato il suo programma elettorale, un manifesto pensato per affrontare le criticità della Calabria con concretezza e pragmatismo. «Sanità e lavoro sono le priorità assolute, perché senza cittadini tutelati e opportunità di occupazione non può esserci sviluppo», ha sottolineato Tridico davanti a giornalisti e cittadini.

Il programma, articolato in dieci punti principali, copre tutti i settori strategici della regione: Sanità; Imprese, sviluppo industriale e innovazione digitale; Lavoro, welfare e terzo settore; Trasporti e infrastrutture; Turismo, pesca e agricoltura; Fondi europei e Pnrr; Aree interne; Ambiente, acqua ed energia; Istruzione e cultura; Legalità e governance.

La scelta dei temi è chiara: parole come “sanità” compaiono 30 volte, “lavoro” 27, e “aree interne” 18, mentre “innovazione” e “reddito” confermano l’attenzione verso chi fatica a trovare opportunità. «Il Reddito di dignità regionale sarà uno strumento concreto a sostegno di chi è escluso dall’ADI, garantendo sicurezza, inclusione e partecipazione ai progetti sociali dei Comuni e del terzo settore», ha spiegato Tridico, rimarcando come i beneficiari possano essere coinvolti direttamente nelle attività di tutela e valorizzazione del territorio.

Per quanto riguarda le imprese e lo sviluppo, Tridico immagina «aree industriali attrattive a Gioia Tauro e Corigliano-Rossano, collegate ai porti e agli aeroporti per favorire logistica, intermodalità e collegamenti rapidi». Sulla cultura e formazione, la proposta include «tre poli tecnologico-formativi, uno a Corigliano-Rossano, gli altri a Crotone e Vibo Valentia, per rafforzare competenze e innovazione».

In ambito sanitario, Tridico punta a «porre fine al commissariamento della sanità entro sei mesi, restituendo autonomia e gestione alla Regione», e a «riequilibrare il debito pregresso con il Governo, liberando risorse da reinvestire nel sistema pubblico per garantire servizi più efficienti e omogenei sul territorio». Critico verso l’esperienza passata, ha aggiunto: «Supereremo l’Azienda Zero, promuovendo un modello trasparente, efficace e orientato ai risultati».

Anche la mobilità e le infrastrutture hanno un ruolo centrale: «Intendiamo realizzare un Patto per la Mobilità con fondi certi e progetti monitorabili, integrato con un Piano regionale dei trasporti per collegare aeroporti, porti e stazioni ferroviarie, rendendo gli spostamenti più efficienti e sostenibili».

Le aree interne sono un altro pilastro: «Prevediamo fiscalità di vantaggio per chi vive, lavora e fa impresa nelle zone interne, così da stimolare sviluppo economico e coesione sociale». Sul fronte ambientale, Tridico propone «un piano regionale di bonifiche e gestione dei rifiuti, con attenzione particolare al caso Crotone e alle deroghe necessarie per garantire interventi rapidi».

La legalità non è trascurata: «Creeremo una task force contro infiltrazioni mafiose per tutelare appalti e cantieri pubblici, promuovendo trasparenza e sicurezza». Infine, il programma prevede un nuovo federalismo meridionale, con una «Commissione regionale per la riforma del regionalismo calabrese, che coinvolga università, sindaci, autonomie locali e cittadini per rafforzare efficienza, servizi e rappresentanza democratica».

In tutto il documento, Tridico ribadisce la volontà di una candidatura tecnica: «Non parliamo di partiti o di politica tradizionale, ma di risposte concrete ai problemi dei cittadini e dello sviluppo della Calabria». Una visione chiara, pragmatica e centrata sulle esigenze dei calabresi, lontana da slogan e giochi di potere, pronta a trasformare idee in azioni concrete.

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