#BuoncompleannoRino - La Khatmandu band e il sogno del Rino Day parallelo a Crotone

Crotone – La Khatmandu Band nasce nel lontano 2002 da un’idea di Giovanni Olivadese. Ha avuto varie evoluzioni tra i musicisti, tra cui Rossella Mancuso, il compianto Giancarlo Muscò ricordato in ogni...

A cura di Redazione
29 ottobre 2023 21:00
#BuoncompleannoRino - La Khatmandu band e il sogno del Rino Day parallelo a Crotone -
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Crotone – La Khatmandu Band nasce nel lontano 2002 da un’idea di Giovanni Olivadese. Ha avuto varie evoluzioni tra i musicisti, tra cui Rossella Mancuso, il compianto Giancarlo Muscò ricordato in ogni evento, e poi Luigi Caterisano dal 2017.

La band che omaggio il cantautore crotonese si compone di sei elementi e, oltre al cantante Caterisano (chitarra acustica) e al batterista Giovanni Olivadese, ci sono Vincenzo Gentile alle tastiere, Marcello Corigliano al basso, Antonio Leto alla chitarra elettrica, e Fabio Mangano seconda chitarra. Portano in giro, e non solo il Calabria, le canzoni del nostro concittadino, molto apprezzate da tutte le generazioni. «Ovunque andiamo, al di là della Calabria, Rino Gaetano è sempre un cantautore futurista, ancora oggi. Rino, per tutti coloro che incontriamo, è eterno, e i calabresi lo apprezzano molto, così come altrove.

Ci capita, ad esempio, di eseguire due o tre volte A mano a mano nella stessa serata, è il brano più in voga del momento, anche se non è una canzone scritta da lui». Sono dunque sei anni che Luigi Caterisano presta la voce alle canzoni del nostro e suo concittadino, insieme alla Khatmandu.

«Veramente innovativo. Rino lo descrivo così, originale. E’ stato un cantautore che voleva raccontare la verità di quegli anni tramite la musica, anche perchè parliamo degli anni ‘70, ovvero gli anni di piombo. E anche io penso, come i nostri corregionali, che è stato un futurista».

Cilindro in testa e tanta emozione ogni volta che sale sul palco insieme ai suoi compagni di viaggio: «Sono un ragazzo cresciuto con la passione per la musica, avevo dieci anni quando ho avuto tra le mani un ukulele, pensando fosse una chitarra – ride mentre ce lo racconta –. Sono cresciuto come ragazzo metallaro, rocckettaro ma poi grazie a mio padre ho cominciato ad ascoltare, ed amare, Rino Gaetano, Fabrizio De Andrè e Lucio Battisti».

Poi l’incontro con Giovanni Olivadese, il batterista: «Stavo eseguendo in una serata in un bar delle canzoni di Rino… mi ha ascoltato, e siamo diventati un grande gruppo». E il gruppo, ogni volta che stila le scalette, non può fare a meno di pezzi come «Sfiorivano le viole, Mio fratello è figlio unico, Escluso il cane». Poi, sul finale di ogni concerto, l’attesissima “Ma il cielo sempre più blu”: «È il pubblico che la vuole sentire».

E, oltre i brani, ha aggiunto: «C’è una grande parte di arrangiamenti che curiamo, grazie ad Enzo Gentile, il nostro asso nella manica». Sull’ipotesi di un Rino Gaetano Day a Crotone, ce ne parla anche Olivadese: «Si potrebbe fare parallelamente come a Roma, un gemellaggio, e la location adatta sarebbe il lungomare. Se si vuole si può realizzare, perchè no».

«Come idea si potrebbe realizzare – ha aggiunto Luigi Caterisanosecondo me ha molto senso perchè Crotone ormai ha abbracciato per bene il nome di Rino Gaetano, magari una volta non era ben visto, ma oggi le cose, come sappiamo, sono cambiate».

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