Bonifica: il territorio dice“no” ai veleni in città. Si riaccende il confronto con Eni

Crotone – Un conferenza dei servizi attesa soprattutto per portare all’attenzione del Ministero dell’Ambiente le ragioni della città. Nel corso delle scorse settimane il dibattito sullo smaltimento de...

A cura di Redazione
06 maggio 2024 12:15
Bonifica: il territorio dice“no” ai veleni in città. Si riaccende il confronto con Eni -
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Crotone – Un conferenza dei servizi attesa soprattutto per portare all’attenzione del Ministero dell’Ambiente le ragioni della città. Nel corso delle scorse settimane il dibattito sullo smaltimento dei rifiuti e sulle operazioni per bonificare i siti inquinati, si è acceso con il mondo dell’associazionismo in prima linea a difesa dei diritti dei cittadini. Nessuno vuole che i rifiuti vengano smaltiti qui. Lo ha ribadito anche il sindaco Vincenzo Voce al tavolo convocato ieri pomeriggio a Roma. Alla vigilia della conferenza dei servizi ha inoltre dichiarato: «Dobbiamo dire basta. Basta alla multinazionale Eni e a tutti coloro che pensano di poter fare un bonifica al ribasso. Non l’accetterò mai, come ho anche ribadito nel recente Consiglio Comunale. Tutti chiedono di portare i rifiuti fuori regione, così come è previsto dalla Conferenza dei Servizi decisoria del 24 ottobre 2019. E’ la volontà di tutti i crotonesi che è anche la mia volontà che ho espresso in tutte le forme. Su questo argomento la città è compatta. Ed allora, sulla base di questo intendimento comune, faccio una cosa in più. Chiedo alla società Sovreco, i cui titolari sono crotonesi, di non accettare quei rifiuti. Tra l’altro, allo stato attuale, nella discarica i rifiuti con matrice di amianto non possono essere conferiti. Non lo ha chiesto nessuno finora. Lo chiedo io, lo chiede il sindaco di Crotone a nome di tutti i cittadini. Questo perché dobbiamo unire le forze. E tutti debbono concorrere a sostenere la nostra linea che è quella di una bonifica reale e non al ribasso come intende imporre Eni. Su questo percorso siamo compatti con Provincia e Regione».

E al ministero il primo cittadino ha rilanciato: «Già con il Pob fase 2 i suoli dell’ex stabilimento di Pertusola saranno messi in sicurezza e tombati, adesso bisogna rispettare quanto definito con il Decreto direttoriale n. 7 del 3 marzo 2020. I rifiuti debbono essere portati fuori e non spostati di pochi metri da dove sono ubicati. Diversamente sarebbe una ulteriore beffa per la città, per i crotonesi. Non daremo mai il nostro assenso. Quando da parte di ENI mi si parla di “Turismo dei rifiuti” preferirei che si esaminasse con concretezza la ineluttabilita’ di partire con le attività di bonifica senza trincerarsi sulla assenza di discariche. La bonifica va fatta, anche utilizzando tecniche innovative. Proprio per questo ho chiesto che vengano rivalutati i costi alla luce di nuove tecnologie che dovranno essere prese in considerazione. Costa troppo? Non è un problema della città. Ho comunicato inoltre che rinnoverò alla Regione Calabria l’invito ad escutere la polizza fideiussoria emessa da Eni».

Eni, rappresentato dall’Amministratore Delegato Paolo Grossi, e supportato in questo caso da dati Arpacal e Ispra, ha sottolineato che i rifiuti non pericolosi e quelli con tenorm e amianto non possono essere portati all’estero come previsto dalla norma ma potrebbero essere smaltiti in Italia dove sono presenti due discariche adatte: Sovreco e Baricalla. Ma la soluzione non convince Regione, Comune e Provincia sono perfettamente in linea e non intendono rimuovere il vincolo del Paur. Il Ministero dell’Ambiente adesso invierà il verbale e gli enti potranno rispondere con delle note scritte. In seguito verrà convocata l’ennesima conferenza dei servizi che sarà decisoria. Al tavolo era presente anche il commissario straordinario della bonifica, Emilio Errigo supportato dal direttore Tecnico di SOGESID Spa, ing. Carlo Messina insieme ai consulenti legali della società. Il generale ha ascoltato attentamente i contributi tecnici nel suo intervento finale, bisognerà superare queste resistenze ideologiche attraverso la concreta volontà di impegnarsi per un rapido ed effettivo inizio dei lavori anche perché la bonifica, non bisogna dimenticarlo, oltre che un obbligo di legge è un dovere nei confronti di tutti i cittadini di Crotone che hanno sofferto le conseguenze di decenni di lentezza burocrati.

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