Bonifica dei veleni, Oliverio denuncia pressioni su Eni. Voce: «Basta bufale»

Oliverio denuncia pressioni per favorire Eni, Voce replica: «La bonifica è iniziata in sicurezza, basta bufale e speculazioni».

A cura di Redazione
04 settembre 2025 10:00
Bonifica dei veleni, Oliverio denuncia pressioni su Eni. Voce: «Basta bufale» -
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La bonifica dei siti contaminati di Crotone continua a dividere. Da una parte l’ex presidente della Regione Mario Oliverio, oggi promotore del comitato “Fuori i veleni, Crotone vuole vivere”, dall’altra il sindaco Vincenzo Voce, che invita alla calma e rassicura i cittadini.

Oliverio (LEGGI QUI) punta il dito contro il Governo nazionale, accusato di voler aggirare il PAUR per favorire Eni Rewind, risparmiandole oltre due miliardi di euro di bonifica stimati dall’ISPRA. «Si prepara addirittura un Decreto Legge – afferma – per cancellare un provvedimento regionale già confermato dai tribunali. Così si viola il Titolo V della Costituzione e si rischia di lasciare a Crotone rifiuti tossici con tracce radioattive, condannando il territorio a contaminazioni e spopolamento».

Di segno opposto le parole del sindaco Voce, che replica con fermezza: «La bonifica è iniziata ed è in sicurezza. Ho visto circolare video che parlano di polveri sollevate, ma sono bufale: ci sono 18-20 centraline di monitoraggio ambientale, alcune mobili e alcune in continuo. Saranno le analisi a dire se ci sono rischi, non i filmati diffusi sui social».

Mentre Oliverio invoca la mobilitazione delle istituzioni locali e denuncia la mancanza di controlli indipendenti – con Arpacal privo di mezzi e personale e la convenzione con Sogesid ancora ferma al palo nonostante i due milioni già stanziati – Voce ribatte: «In tutto il mondo un escavatore che carica un camion solleva polvere. Pretendere il contrario è una grande stupidaggine. Se ci sono irregolarità, se ne assumono la responsabilità gli organismi tecnici e chi opera fuori dalle regole».

Il confronto si fa dunque sempre più aspro: da una parte i timori di chi teme che la città resti ostaggio dei veleni, dall’altra la rassicurazione dell’amministrazione comunale che rivendica controlli costanti e procedure corrette.

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