Beni confiscati, nel Crotonese 105 immobili trasformati in spazi sociali
Da Melissa a tutta la provincia di Crotone: i beni confiscati diventano aree camper, parchi urbani e luoghi di inclusione.

La Calabria ha avviato un piano organico di restituzione sociale dei beni confiscati, sostenuto da oltre 40 milioni di euro di fondi europei e nazionali, sotto la regia dell’assessore regionale Filippo Pietropaolo. L’obiettivo è dare nuova vita ai 3.137 beni confiscati presenti in regione, rendendoli utili ai cittadini e simbolo di riscatto civile.
Il caso Crotone
Nel Crotonese i beni censiti sono 105. Tra le esperienze più significative:
- la sistemazione dell’area camper a Melissa, sorta sul terreno dove un tempo si trovava l’ecomostro di Palazzo Mangeruca, poi demolito;
- progetti di sicurezza urbana e videosorveglianza attivati in vari comuni;
- la riconversione di immobili in spazi associativi, sociali e culturali a servizio della collettività.
«Restituire questi beni – ha ribadito Pietropaolo, vice presidente della giunta regionale – significa non solo togliere risorse alla criminalità, ma costruire cittadinanza attiva e nuove opportunità di sviluppo».