Bancarotta fraudolenta: arrestato imprenditore del crotonese

Sequestrata anche la “new company” creata per proseguire l’attività illecita. Passivo fallimentare da oltre 1,6 milioni di euro

A cura di Redazione
08 ottobre 2025 10:48
Bancarotta fraudolenta: arrestato imprenditore del crotonese -
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Rocca di Neto – Nella mattinata odierna i Finanzieri del Comando Provinciale di Crotone hanno eseguito un provvedimento di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un imprenditore, ritenuto responsabile della bancarotta fraudolenta di una società operante nel settore della ristorazione.

Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Crotone, su richiesta della Procura della Repubblica pitagorica guidata dal dott. Domenico Guarascio.

Secondo le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, tra il 2016 e il 2023 la società avrebbe accumulato debiti erariali per oltre 207 mila euro, fino a determinare un passivo fallimentare complessivo pari a 1.667.110 euro.

Quote e società sequestrate

Contestualmente all’arresto, le Fiamme Gialle hanno sottoposto a sequestro preventivo le quote societarie e l’intera nuova azienda, anch’essa con sede a Rocca di Neto e attiva nello stesso settore commerciale. La “new company” sarebbe stata creata ad hoc come veicolo illecito per consentire all’imprenditore di proseguire indisturbato la propria attività a danno di erario e creditori.

Le condotte contestate

Dalle indagini è emerso come l’imprenditore, con l’aiuto di familiari, abbia sistematicamente:

  • evaso tributi fiscali e contributi previdenziali,

  • svuotato la società attraverso operazioni distrattive,

  • trasferito gli asset aziendali alla nuova società senza corrispettivo,

  • prelevato somme di denaro dai conti correnti senza giustificazione economica per scopi personali.

Un disegno criminoso che avrebbe condotto la prima società al dissesto finanziario conclamato.

Il monito delle istituzioni

La Guardia di Finanza ha sottolineato che l’attività investigativa – ancora nella fase delle indagini preliminari e soggetta a verifica processuale – si inserisce nella più ampia azione di contrasto ai reati fallimentari, a tutela degli imprenditori onesti che operano nel rispetto delle regole e che subiscono la concorrenza sleale di chi agisce nell’illegalità

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